Samuele Cavallo

Samuele Cavallo… sognando Sanremo

Samuele Cavallo, un artista a 360° che scopre l’arte fin da piccolissimo e, proprio come come ci svela lui stesso in questa intervista: “Non riuscivo a vedermi in un’altra dimensione se non in quella dello spettacolo”.

Appassionato di cinema, si innamora della pellicola del “Titanic” ma coltiva, contemporaneamente, anche il suo amore per la musica. Il suo personaggio – nella soap italiana – di “Un posto al sole” è apprezzatissimo dal pubblico e, il destino vuole, che fosse l’unico programma che suo padre seguiva ogni sera, già da prima che facesse parte del cast. Adesso è diventato papà della piccola Isabel e sogna di salire sul palco di Sanremo

Bentornato Samuele Cavallo su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Sei un artista a 360°: attore, cantante e musicista. Quando hai sentito, questa tua bella propensione, verso l’arte?

Intanto, grazie a Voi per lo spazio concessomi! Ho avuto questa passione sin da piccolo. Non riuscivo a vedermi in nessun’altra dimensione se non in quella dello spettacolo. Ho iniziato a studiare pianoforte, canto e danza sin da ragazzino. Mi piacevano in varietà degli anni ‘90 e mi piaceva il grande Cinema. Mi sono innamorato di “Titanic” e ho consumato la videocassetta che mi regalò mia madre, perché volevo capire cosa c’era dietro alla costruzione di un kolossal. Tutto è partito da lì.

Sei attore all’interno di una delle soap più longeve ma – soprattutto amate – in Italia: “Un posto al sole”. Da non dimenticare il tuo debutto in teatro a fianco di Massimo Ranieri e il tuo brano composto nel 2020 dal titolo: “Ed io non so cambiare”. Puoi descriverci qualche emozione di queste tue straordinarie esperienze?

Entrare in “Un posto al sole” è stata per me la realizzazione di un sogno. Credo che oltre alla mia grande passione, qui ci abbia messo lo zampino il destino, perché “Un posto al sole” era l’unico programma che mio papà guardava tutte le sere. Secondo me, da qualche parte dell’Universo, voleva continuare a guardarlo, è così sul tavolo degli scrittori di UPAS è arrivato Samuel Cavallo (così doveva chiamarsi il mio personaggio, come dire…omen nomen ), cantante pianista, romantico e “piacione” con le donne. Alla fine, Per 1000 coincidenze, io e questo tizio ci siamo incontrati e ci siamo piaciuti! Massimo Ranieri ha rappresentato per me “la chance”, la possibilità di avere quello che in “chorus line” è definito “ il lavoro” nella canzone iniziale “I hope , I get it”.

Ho pubblicato diverse canzoni negli anni, perché la musica mi accompagna ogni giorno, nella vita e nel lavoro. “Ed io non so cambiare” rappresentava una svolta per me, perché stavo vivendo un periodo buio, difficile e averlo riconosciuto, ha rappresentato per me la svolta: mi sono guardato allo specchio e ho trovato la forza di cambiare dentro di me quello che non mi piaceva. Così, ho messo tutto in quella canzone. L’ho presentata a Sanremo, ma nulla, non mi hanno “cagato di pezza” (si può dire?) , ma non poteva rimanere nel cassetto, perché chi mi conosce e mi segue, doveva ascoltare parole e musica che, secondo me , accomunano tutti quanti. così l’ho pubblicata insieme a un videoclip che ho fatto con l’aiuto di tanti amici e colleghi con cui ho avuto la fortuna e il piacere di condividere il palco e la vita negli anni.

A gennaio di quest’anno, sei diventato papà della dolcissima Isabel. Come ti senti in questo nuovo ruolo? Sicuramente, il più che interpreterai per tutta la vita. 

Credo che essere padre sia la cosa più dolce che la vita potesse concedermi. Guardo mia figlia e mi innamoro ogni giorno di più. Grazie al suo sorriso sento di avere molta più forza e molto più coraggio di prima nell’affrontare il bello e cattivo tempo. c’è differenza tra “fare” il papà e “sentirsi” papà. io sono tra quelli che “si sentono” papà. Ho scritto una canzone per Isabel. Vorrei regalargliela il giorno del suo compleanno. Ma voi non ditele nulla, è una sorpresa (sorride).

Sogni nel cassetto di Samuele Cavallo?

Ho appena finito di produrre, insieme a Samuel Maestro e Peppe Polito, un nuovo brano che vorrei portare a Sanremo. Spero di avere la possibilità di scambiare 2 chiacchiere davanti a un caffè con Amadeus e farglielo ascoltare. Sono sicuro che gli piacerebbe molto. A ottobre inoltre andrò a New York per partecipare a un progetto molto bello e che andrà in onda su Rai 2, insieme a un cast pazzesco, capitanato da Pupo alla conduzione e con Anna Tatangelo, Clementino e Diodato. Ci sarà con me anche un altro bellissimo personaggio di “Un Posto al Sole , una persona meravigliosa anche nella vita, Antonella Prisco.  

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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