Giorgio Caputo

Giorgio Caputo: Ne “L’Onore e il rispetto” sono un avvocato un pò particolare

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La nuova stagione de L’Onore e il Rispetto fa impazzire il pubblico televisivo. Infatti,  la seguitissima fiction di Canale 5 ha ottenuto oltre quattro milioni di telespettatori e il 20 % di share per la prima puntata. Questa sera andrà in onda l’attesissima seconda puntata.  Giorgio Caputo è l’avvocato Leonardi che aiuterà Tonio, il bel Gabriel Garko.  L’attore incontra La Gazzetta dello Spettacolo e ci parla del suo personaggio, delle sue passione e della sua particolare passione per la musica romanesca…

Nella nuova stagione de L’Onore e il rispetto sarai Leonardi. Parlarci del tuo personaggio…

L’avvocato Leonardi è appunto un fidato avvocato della mala, che svolgerà un importante lavoro per la soluzione di alcune problematiche personali di Tonio Fortebracci (Gabriel Garko) , legate alla sua famiglia e alla sua latitanza. Nel corso della storia finirà coinvolto suo malgrado nella faida tra opposte fazioni che lo porteranno a prendere un’importante decisione.

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo personaggio in questa attesissima stagione?

Ho caratterizzato il personaggio con un forte accento siciliano, ispirandomi a certi “azzeccagarbugli” un po’ intrallazzini, di cui è piena la nostra letteratura, e di cui, anche la realtà, non sembra volerci far sentire la mancanza.

L’Onore e Il rispetto è una fiction di grande successo. Che esperienza è stata per te? 

Non è la prima serie che faccio con ARES, e con Gabriel Garko, sempre serie dal grande successo di pubblico. E’ invece la prima volta che un mio personaggio compare nella fiction L’ onore e rispetto, sembrava naturale che io partecipassi anche al loro prodotto di maggior successo. Sono ormai tanti anni che lavoro con loro. Mi sento a casa e l’ambiente è sempre molto caldo e accogliente.

Hai lavorato in numerose fiction e film di successo, in particolare ricordo il personaggio di Ricotta nella serie ”Romanzo criminale”. Che ricordo hai di quell’esperienza? 

Romanzo Criminale rimane una delle esperienze lavorative più importanti per la mia carriera. Il pubblico continua a riconoscermi per quel personaggio, cui pare si sia affezionato molto. Spesso alcuni fan mi scrivono dicendomi “Ricotta, ho visto che fai anche…” questo o quell’altro prodotto, per loro sono sempre ”Ricotta”.

Come è nata la tua passione per la recitazione? 

Non posso dire sia una passione nata nell’infanzia, anzi a dire il vero non ci avevo mai pensato. Avevo invece una grande passione per la scrittura e allora come oggi scrivevo racconti, storie, narrazioni dal taglio involontariamente cinematografico. Un giorno, un mio amico, in un improduttivo pomeriggio di studio a casa mia, venne e mi disse “ho capito cosa dobbiamo fare: tu l’attore e io il regista”. Da lì girammo due cortometraggi scritti da me e diretti da lui. Oggi lui è un imprenditore di successo e io… eccomi qua!

Sei nato a Napoli, una città piena di arte, ciò ha influenzato la tua scelta di lavorare nel mondo dello spettacolo?

Non so se le mie origini napoletane abbiano influenzato o meno la mia scelta di entrare a far parte di questo mondo. Certo che se  è vero che la teatralità e la napoletanità vanno spesso a braccetto, è anche vero che io sono uscito con dei prodotti molto legati alla romanità (vedi Romanzo criminale e la stessa Orchestraccia), mia cultura di adozione. Tanto che, sebbene io tanga molto alle mie origini, mi è spesso difficile far capire agli addetti ai lavori che posso essere preso in considerazione anche per progetti più strettamente connessi alla cultura campana.

Fai parte del gruppo rock-folk l'”Orchestraccia”, nota soprattutto per la rivisitazione di vecchi brani della tradizione romana. Come è nato il vostro gruppo e questa interessante idea di riportare alla luce vecchi brani romani? 

Il gruppo nasce proprio dalla passione per la cultura romanesca che accomunava tutti noi. Un folklore sempre a rischio di estinzione, non così radicato come altri folklori regionali, penso alla Campania ad esempio. Ci siamo conosciuti tra set e locali romani, ma quello che ci ha veramente uniti è stato il calcio. Tutti tifosissimi della Roma, ci siamo ritrovati a giocare insieme nella ”ASROMAARTISTI”, con la quale partecipavamo a eventi di beneficenza a cui spesso, grazie alla presenza nella squadra di musicisti e cantanti, seguivano dei piccoli show per deliziare il pubblico. E cosa meglio di una tradizione musicale nella quale tutti ci riconoscessimo poteva coinvolgere l’intero gruppo nello show? Così mentre musicisti e cantanti facevano quello che gli è più congeniale (suonare e cantare), gli attori presenti nella squadra si prodigavano in letture di poesie su musica, sketch divertenti e quant’altro potesse essere attinto da quell’infinita produzione che la nostra citta offre. E così nasce la nostra versione di teatro canzone che sembra riscuotere cosi tanto successo, almeno nella nostra regione (siamo primi su spotify a roma). ora l’obbiettivo e quello di esportare il più possibile il nostro prodotto e quest’anno siamo andati in tour per l’Italia raggiungendo Sicilia ed Emilia-romagna.

Cosa consiglieresti ad un giovane ragazzo che come te vorrebbe fare questo lavoro? 

Passione, disciplina e soprattutto tanta pazienza.

Un ruolo che vorresti interpretare e un regista con cui vorresti lavorare? 

Non mi piace fare nomi di registi, in fondo anche un’opera prima, può diventare l’esperienza più importante di una carriera! Quello che sto cercando di fare nel mio piccolo è di esportare il mio lavoro anche all’estero. Ad aprile di quest’anno è uscito negli States un film THE LAST KNIGHTS con MORGAN FREEMAN e CLIVE OWEN, nel quale interpreto il ruolo di uno dei cavalieri che danno il titolo al film e che tradirà il gruppo. Ecco se devo esprimere una preferenza sui ruoli, mi piacerebbe uscire un po dal ruolo del “cattivo” nel quale, apparentemente anche oltreoceano,  sembrano riconoscermi (ride ndr).

Progetti futuri?

Sono sempre scaramantico al riguardo, ma probabilmente mi vedrete in una serie internazionale le cui riprese inizieranno a breve. In uscita poi ho il nuovo film di Massimiliano Bruno “Gli ultimi saranno ultimi” e una serie Mediaset “Non è stato mio figlio”.

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