Un ritorno sul palcoscenico del teatro Trianon Viviani di Napoli per Gianfranco Gallo, con lo spettacolo di teatro e canzone, Captivo.
Bene e male si riuniscono sul palco grazie a questo artista che regala al pubblico tutta quella che è la sua poliedricità musicale, teatrale e cinematografica in un atto unico che non permette distrazioni. Si susseguono contenuti musicati, cantati, recitati e soprattutto interpretati in maniera così differente da un momento all’altro, che sembra di vedere più di un artista sul palcoscenico, invece il focus è puntato tutto sulle mutazioni di Gianfranco Gallo.
Sul palco di Captivo insieme a lui il chitarrista Antonio Maiello ed il polistrumentista Michele Visconte, che si alterna sapientemente tra violino e basso elettrico per rendere il tutto più emotivo.
I contenuti dello spettacolo sono vari e anche chi non ha conoscenza di brani della commedia dell’arte, dei testi di Viviani, o della storia del debole Mimì di Montemurro, delle femmine della Festa di Piedigrotta e di Alex in Arancia Meccanica. Non mancano “De Pretore Vincenzo” di Eduardo De Filippo o chiari riferimenti a Shakespeare… insomma un tutt’uno d’arte che attiva.
Il ritmo è molto alto e tiene lo spettatore incollato al seguire la storia con le evoluzioni inaspettate di personaggi che si alternano tra l’amore e il finto amore, tra l’allegria e lo sconforto, ma alla fine sempre pregni di significato per chi guarda.
Il giudizio finale che possiamo dare su Captivo è che visto fino alla fine, porta lo spettatore ad uscire dalla sala del teatro con dentro emozioni, riflessioni e… felicità! In scena al Trianon Viviani ancora fino al 22 Maggio 2022.