Ci sono commedie che vale la pena di guardare, per passare momenti di spensieratezza: è il caso di “Sesso, Rose e Terapia” che recensiamo oggi.
La commedia in due atti con la regia di Gaetano Liguori, messa in scena dalla Compagnia Stabile del Teatro Totò di Napoli, convince il pubblico già dalla prima. Ingredienti di questa ritmica ricetta divertente sono i 9 attori che la fanno da protagonisti, che mescolano le proprie caratteristiche giocando con gli equivoci che con naturalezza spingono lo spettatore a spensierate risate.
I protagonisti di Sesso, Rose e Terapia
La commedia scritta a quattro mani da Edoardo Guadagno e Rosario Minervini, vede al centro la storia di un matrimonio, quello di Massimo (Davide Ferri) e Laura (Paola Bocchetti), una coppia catapultata nel classico momento di crisi, che si affida alle mani di un improbabile psicologo tuttofare (Eduardo Guadagno), che si intreccia con la storia di Franco (Rosario Verde) e Linda (Ivana D’Alisa). Tra le vicende della famiglia si intrufola una “singolare corriera” (Sofia Ardito), Leopoldo (Luciano Salvetti) un collaboratore sui generis, il vicino di casa Bianco (Giovanni Allocca) e la femme fatale Roberta (Giusy Freccia).
La recensione
In ordine di apparizione, c’è Davide Ferri che guida la storia di equivoci e malintesi, interpretando un improbabile ingegnere alla ricerca della sua opera perfetta di architettura moderna. L’attore con grande esperienza riesce a mettere in rilievo la lotta tra trascuratezza e desiderio per una moglie interpretata da Paola Bocchetti che con la sua temperata caratura di palcoscenico, è in linea con il gioco di sali-scendi tra uomo e donna con il protagonista.
Ad intromettersi nelle loro storie è il corriere, interpretato dalla giovane Sofia Ardito, new entry nella stabile del Totò e che convince alla prima con la sua naturalezza espressiva.
Giovanni Allocca con la sua partecipazione porta in scena dei forti momenti di rottura comica, rispettando quelli che sono i tempi di intervento comico nella storia.
Altro protagonista è Rosario Verde, che conferma la sua indole comica, portando in scena un personaggio che alterna spavalderia e insicurezza in maniera molto naturale.
Interpretazione comica ad effetto anche per Luciano Salvetti, che con le continue irruzioni tra serietà e frivolezza, riesce a mostrare allo spettatore tutto quello che un essere umano ha dentro: dai gusti personali a quelli musicali, ironizzando sui pezzi cult partenopei di Alberto Selly. Altro personaggio che con le sue uscite porta con se risata è uno degli autori, Edoardo Guadagno, che ben interpreta “il buon diavolo che ci mette la coda”, e che con delle “perle di saggezza” cerca di accattivarsi i protagonisti allo sbando nelle loro vite private.
Sempre in ordine di apparizione, troviamo in scena Ivana D’Alisa, che ben rappresenta il volto della tentazione, riuscendo a generare le vicissitudini cha aprono i sospetti nella coppia Ferri-Bocchetti. Il secondo atto chiude con un ritmo super serrato dato dall’arrivo di Giusy Freccia, che da grande prova di recitazione con i suoi cambi repentini di personaggio e gestendo con comicità femminile le battute “forti ma mai volgari” del testo.
Per concludere, tutto il cast non si risparmia, diretto da Gaetano Liguori, riesce a divertire, far riflettere e soprattutto far intuire quanto “Sesso, rose e terapia”, sia la dimostrazione di una compagnia stabile che si mette in gioco per divertire il pubblico del teatro di Via Frediano Cavara.
Lo spettacolo che sarà in scena fino al 1 Maggio 2022 al Teatro Totò, oltre al cast artistico vede uno staff tecnico impegnato per la realizzazione dove all’aiuto regia troviamo Maria Autiero, i costumi della storica Sartoria Pennacchio, il service luce de “Il Teatro di M. Cividini” e la locandina realizzata da Francesco Fiengo.