Pronti per Due botte a settimana? Nessuna cosa pericolosa, semplicemente vi raccontiamo di una commedia brillante scritta e diretta da Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli e che sarà in scena al Teatro Roma.
Due botte a settimana è uno spettacolo divertente che unisce il piacere della commedia all’italiana alla forza comica del “live”, nel quale le debolezze umane e il linguaggio comico dei personaggi la fanno da padroni, un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che innescano un vortice di equivoci, coincidenze e bugie, il tutto scandito da un ritmo dirompente dove il divertimento è assicurato.
La storia è ambientata all’interno dello studio del produttore Stefano Toro (Stefano Sarcinelli), figlio del Notaio Raimondo (Marco Marzocca). Il loro collaboratore domestico Ariel (Marco Marzocca), con modi confusionari e spiazzante semplicità darà vita ad una serie di disastri, innescando un turbinio di equivoci e situazioni esilaranti.
La pièce comincia con un prologo in proscenio, Stefano confida al suo psicoanalista i suoi disagi esistenziali, le sue frustrazioni introducendo così elementi importanti per la storia: la mancanza di una figura materna e l’eccessiva ed incombente presenza paterna, il tutto in chiave comica.
Alle audizioni organizzate dal produttore Stefano Toro arriva un personaggio particolare: Rocco Siffredi, interpretato da Leonardo Fiaschi, che si propone come narratore di favole per far dimenticare il suo passato da porno star. In scena si alterneranno ben dieci personaggi, interpretati da Marzocca e Fiaschi, che danno vita a continui colpi di scena, svelando così l’essenza del racconto cioè il rapporto tra padre e figlio.
Nel solco della tradizione della commedia italiana, l’umorismo e l’ironia attraverso il comico diventano linguaggio, tra risate e situazioni divertenti emergono le storie dei nostri giorni.
“Due Botte a Settimana!” è uno spettacolo che gioca continuamente sul rapporto tra teatro e “live” insistendo sulla diversità specifica che differenzia questo mondo da quello reale: la quarta parete, cioè quel muro immaginario che divide l’attore dal suo pubblico che l’artista live “rompe” continuamente cercando un rapporto, un’interazione, un contatto con esso.
Una commedia dal ritmo incalzante, che attraverso tanti personaggi divertenti, conduce lo spettatore ad un finale sorprendente, con le scenografie di Bruno Buonincontri ed Elisabetta Maestri, i costumi di Betti Bimbi e le musiche di Leonardo Fiaschi.