Il marchese del grillo

Il Marchese del Grillo, Montesano e una “storica” attualità

La Roma papalina attualizzata ne Il Marchese del Grillo

Il periodo storico in cui è ambientata la storia de Il Marchese del Grillo non pesa sullo spettatore che vive un percorso di attualità in scena. La verve poliedrica di Enrico Montesano (71 anni e non mostrarli da vero professionista), fa rivivere le atmosfere della Roma Papalina del 1809 sul palcoscenico in maniera prepotente e mai noiosa.

Il marchese del grillo

La commedia musicale prodotta da Il Sistina e tratta dal film di Mario Monicelli, viene portata in scena magistralmente grazie a scenografie rotanti che ricostruiscono le strade, le osterie e il palazzetto del Marchese con fedeli dettagli per trasportare lo spettatore in atmosfere lontane: ma senza farlo troppo allontanare dal presente.

Enrico Montesano che interpreta il Marchese Onofrio del Grillo (e contestualmente Gasperino), non mostra fatica nell’alternarsi tra i caratteri dominanti dei suoi personaggi, anzi, quasi allo spettatore sembra assistere allo spettacolo con più attori gemelli. La sua vena di ironia che sposa appieno il testo, le gag e le battute fulminanti, accompagnate dalle musiche di scena, rendono Il Marchese del Grillo una commedia musicale piacevole e fluida.

Tra gli scherzi e le beffe del Marchese altri personaggi riescono ad emergere e mettere in mostra le doti degli interpreti e note particolari vanno date ad Ilaria Fioravanti, che interpreta la cugina Genuflessa; Igor Petrotto, fido servitore Ricciotto; Bendetta Valanzano, nei panni della deliziosa Olimpià; Tonino Tosto nelle vesti di Papa Pio VII e Gloria Rossi interprete di Faustina.

Benedetta Valanzano ed Enrico Montesano

Ilaria Fioravanti segna un tratto distintivo del secondo tempo, con il suo personaggio stipato di paure e preoccupazioni ma con un’anima ribelle, affascina tutti con la sua voce durante la propria esibizione canora. Altra spalla femminile di grande interesse è Bendetta Valanzano che siamo abituati a vedere nella fiction televisiva, che però, qui in teatro, conferma il suo talento completo nel ballo e nel canto e nella recitazione.

Ilaria Fioravanti ne Il Marchese del Grillo

La storia ambientata in uno di quei momento molto particolare della storia, rivive anche delle massime della storia contemporanea con la vena ironica di Enrico Montesano che senza troppi problemi riesce ad ottenere fragorose risate e amare riflessioni da parte del pubblico.

La trovata drammaturgica di ritrovare il Rugantino nell’emblema finale del “non essere un Pupazzo” ed il discorso finale del Marchese, è un riuscito tentativo di ridare spessore e dignità all’individuo. Per chi volesse andare a vederlo a teatro, una sola nota che lo differisce dal film, la figura di don Bastiano (interpretata nel film da Flavio Bucci), compare solo in ambientazioni esterne.

Il debutto partenopeo nello scenario del Teatro Augusteo di Napoli, che crea storia anche tra le poltrone, ha siglato il successo di una produzione collaudata che piace alla Napoli che ama il teatro in tutte le sue forme e che può essere trasferita serenamente ad un pubblico che si sta avvicinando adesso al teatro, sia per semplicità, sia per godimento nella sceneggiatura teatrale.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

Lascia un commento