Il 14 febbraio, l’attrice Antonella Prisco calcherà uno tra i palchi più suggestivi e preziosi del napoletano, quello del Teatro Sannazaro, che ha visto in scena nomi di grandi artisti tra cui quello dell’indimenticata Luisa Conte.
Antonella Prisco, in questa piacevole intervista, ha voluto spiegare la nuova avventura che la vedrà unica protagonista dello spettacolo “CambiaMenti”.
Antonella Prisco benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo. Come nasce l’idea di “CambiaMenti”?
Quando ho scelto di parlare di “CambiaMenti”, da brava liceale, sono andata a guardare l’etimologia di questa parola.
Il fatto che “CambiaMenti” sia composta da due parole mi ha colpito molto… “cambiare la mente”, è questa la chiave di volta.
“CambiaMenti” in realtà significa svoltare, raggirare l’ostacolo, trovare il modo di superarlo… perché un modo esiste.
Non siamo fatti male noi che siamo ostici ai cambiamenti, l’ostacolo esiste per definizione, quindi la cosa giusta è riuscire a capire dove si trova tale scoglio ed essere capaci di guardarlo dal punto di vista giusto.
Io parlo dei miei primi 40 anni, di conseguenza dei cambiamenti che ho vissuto e lo faccio anche interfacciandomi con il pubblico per la prima volta… ma ovviamente non è solo questo, sfileranno infatti dei personaggi, tutti interpretati da me, che accompagneranno lo spettatore in questo viaggio.
C’è, quindi, anche un coinvolgimento diretto da parte del pubblico a cui chiederò di parlarmi dei loro cambiamenti, ci sarà interazione con lo stesso, il tutto con un’unica chiave di lettura che è quella ironica, ma soprattutto auto-ironica.
Come è nata la scelta di essere sola sul palco?
E’ stata una vera e propria esigenza nata in me, che si è sviluppata in me. L’ esigenza di mettermi in gioco e di vivermi l’emozione in pieno, anche se io credo molto nella squadra.
Per me il teatro non è essenzialmente protagonismo però, non so spiegarlo neanche io… ma si è fatto spazio questo bisogno e quindi era giusto provarci, come se i pezzi di un puzzle si fossero andati tutti al loro posto dando vita a questa nuova avventura.
Sapresti descriverci l’emozione che provi quando sei in teatro?
Questi due anni di stop mi hanno resa satura, avevo necessità di confrontarmi di nuovo con il palco e di sentire il respiro del pubblico addosso.
Essere un’attrice di cinema o televisione è diverso dall’essere attrice di teatro.
L’attrice o l’ attore di teatro ha bisogno di colmare il bisogno di un rapporto diretto con il pubblico, altrimenti è come se si vivesse un vuoto perenne, è come avere fame e non riuscire a sfamarsi.
Con quello che si è vissuto in questi due anni di stop è aumentata la necessità di sentirmi addosso gli occhi, il fiato, il battito del pubblico, e a tal proposito vorrei ringraziare il Teatro Sannazaro e Lara Sansone, nipote della grande Luisa Conte, per avermi dato questa possibilità… quando entro in quel teatro ne sento tutto il vissuto, è una vera e propria magia.
In conclusione, ti chiedo tre buoni motivi per venire ad applaudire Antonella Prisco a teatro.
Motivo numero uno: sarà una serata leggera e vi divertirete. Motivo numero due: se siete uomini riuscirete a capire alcune paranoie della donna che vi è accanto, mentre se siete donne vi sentirete meno sole nel vivere tali paranoie.
Motivo numero tre: forse troveremo insieme un modo per affrontare, con il sorriso, i cambiamenti che la vita ci impone.
Un sentito grazie per la disponibilità all’attrice a cui facciamo un “grande in bocca al lupo” per la sua nuova esperienza professionale.