Steve Talarico. Foto di Paola Celso
Steve Talarico. Foto di Paola Celso

Steve Talarico: Renato Zero “a modo mio”

Non solo cantante, ma un vero e proprio performer. Steve Talarico, elegante, simpatico con un paio di occhiali che lo rendono “intellettualmente musicale”. Il suo talento nasce fin da bambino, intorno ai 5 anni, fino a trasformarsi in un vero e proprio mestiere.

Adora Renato Zero e reinterpreta “a modo suo” – sempre con stima e rispetto – i brani del celebre cantautore romano e, contemporaneamente, Steve racconta anche la sua vita.

Steve Talarico benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo”. Come stai? Mi ha molto colpito il tuo profilo Instagram, in cui ti definisci un cantante e uno showman. Quando hai iniziato a muovere i primi passi in questo mondo?

Tutto benissimo direi, grazie! Ho iniziato a cantare all’età di 5 anni nel coro del mio paesino d’origine mentre a 6 anni ho iniziato lo studio del pianoforte. La musica ha fatto sempre parte della mia vita. Ho partecipato in adolescenza a molteplici concorso canori regionali e nazionali, mentre dall’età di 14 anni ho iniziato ad esibirmi dal vivo in diverse formazioni.

Fra i tuoi video, sempre dal tuo profilo Instagram, mi ha colpito il duo  “Acqua e sale” e anche “Cercami” di Renato Zero, in cui hai esattamente messo in scena non solo un’interpretazione, ma anche uno spettacolo. Come sei riuscito in questa impresa?

Renato Zero è uno dei miei artisti preferiti e dal 2017 porto in scena uno spettacolo (Renato Zero a Modo Mio: the story show) in cui interpreto i suoi più grandi successi interpretati “a modo mio”, con cambi d’abito e il racconto della mia vita, che possa essere da spunto anche per qualcuno che ha bisogno di spiccare il volo e capire chi è veramente.

Steve Talarico, progetti per il futuro prossimo?

Sto preparando un nuovo spettacolo teatrale che andrà in scena nella primavera 2023, un format nuovo per stupire il mio pubblico insieme a ballerini, attori e performer. Continuo sempre la mia attività live con le mie formazioni in duo ed in trio.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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