Maria Tona. Foto di Cristiana Fiorini
Maria Tona. Foto di Cristiana Fiorini

Maria Tona: “Pezzi”, la mia provocazione

Maria Tona è una donna forte, caparbia, molto sicura di sé. “Pezzi” è il suo singolo di esordio, una vera e propria provocazione, nata in maniera bonaria, in cui è accompagnata dai suoi splendidi figli, per quanto concerne la parte video.

Da Uomini e Donne Over, di cui ci parla con piacere, sino a spaziare tra musica, cinema e televisione, tutto questo nella nostra intervista, per cui ringraziamo sentitamente Maria della disponibilità, solarità e sincerità con cui ci ha accolto.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Maria Tona. Come stai?

Sto davvero bene, grazie! Ti confesso che sono molto divertita in questo momento. Ho appena terminato un’intervista e sono felice, appagata, da questo discutere. Il mio intento era proprio quello di creare scalpore, affrontando un tema che potesse portare le persone a mettersi nei panni altrui. Le critiche, i pettegolezzi, sono sempre stati il mio pane quotidiano, quindi mi piace poterli vivere ancora oggi.

Da tempo sei parte integrante del programma di Maria De Filippi, “Uomini e Donne Over”. Come sei approdata all’interno di questo contenitore pomeridiano e che ricordo hai del tuo primo giorno in studio?

Bellissima domanda! Ho avuto una vita sentimentale molto particolare, legata al fatto che ho dovuto spesso rimetterci, scoprendo grandi tradimenti. Alcuni amici, qualche tempo fa, hanno pensato di inviare del materiale su di me ad “Uomini e Donne”. Quando ho ricevuto la chiamata, in tutta sincerità, ho pensato di essere inadeguata a prendere parte al programma, facendolo presente anche alla redazione. Dopo essermi confrontata più volte con la redazione, ho pensato di accogliere l’invito di una di loro che mi ha spronata, a suo modo, a pensare che potessi avere maggiore “successo” nel mio stesso ambito lavorativo, che è annesso, appunto, alla chirurgia. Ho così preso parte allo show scoprendo un mondo diverso. Ho provato, sin da subito, molta simpatia per Tina ed ho cominciato a vedere un uomo che era uscito precedentemente con Gemma Galgani a cui ho chiesto, per prima cosa, perché non si era rifatta il naso. Da lì sono partite una serie di provocazioni che ho voluto portare avanti e, dopo un po’, ho deciso di lasciare per evitare di creare ulteriori contrasti all’interno del “gruppo”. Sono stata felice, ad ogni modo, di esserci, televisivamente parlando, nel periodo clou del lockdown dove, per forza di cose, le persone da casa erano costrette a guardare quelli che erano i programmi in auge al momento.

A tal proposito, vorrei chiederti un tuo personale parere su Maria De Filippi..

Maria De Filippi è geniale, strategica, davvero intelligente. Si rende benissimo conto di quelle che sono le fragilità umane e, a suo modo, evita quindi di far sì che le persone possano entrare nel suo raggio vitale. Tende, dunque, a dare meno confidenza possibile alle persone. Tutti, però, pendono dal suo essere, dalle sue importanti intuizioni. In quegli ambienti vi è una grande fame di Maria! Le piace scoprire personaggi, incontrare i loro evidenti contrasti, e viene davvero difficile non subire il fascino che esercita sulle persone. Non nascondo di averlo subito anch’io. A differenza di tutti gli altri programmi televisivi, Maria tende a far diventare il programma protagonista, invece che esserlo lei. Il suo segreto, a tal proposito, risiede nel distacco, nell’esserci senza calamitare attenzione alcuna su di sé.

Maria Tona sei appassionata di spettacolo e cinema, hai preso parte a fiction come: Un Medico in Famiglia, Carabinieri, Le Ragazze di Piazza di Spagna e molte altre. Che ricordo porti con te da queste esperienze e cosa puoi anticiparci su quelle che saranno le tue future collaborazioni?

Ho appena finito di prendere parte ad un film, proprio qualche settimana fa. Ho esordito nel cinema a ventidue anni e, il mio primo marito, era proprio un regista. Ho avuto modo di collaborare con Nino Manfredi, ho preso parte ad una pubblicità con Francis Ford Coppola e tanto altro nel mio curriculum. Ho studiato per fare quello, ho avuto una coach come Francesca Viscardi, studiando tantissimo, provenendo proprio da quel mondo. Tanti sacrifici, per poi arrivare ad essere popolare con “Uomini e Donne Over”. Ed è proprio lì che parte la mia provocazione che riporto nel primo singolo realizzato, “Pezzi”. Con me, in questa avventura, le mie quattro figlie e, in ultimo, mio figlio che, nel chiudere il pc dice, “mi dissocio”. La mia tenacia mi ha portata a realizzare il tutto in pochissimo tempo e con le giuste opportunità.

Un frame del video di Maria Tona. Foto di Cristiana Fiorini
Un frame del video di Maria Tona. Foto di Cristiana Fiorini

Il tuo primo singolo, “Pezzi”, parla, appunto, di chirurgia estetica. Vuole incitare tutte le donne, e non solo, alla libertà, a professare ciò che si predilige, senza tabù alcuno. Vuoi aggiungere altro a riguardo?

Vorrei poter abbattere questo provincialismo che vige in Italia. Questo parlare dietro, per poi invidiare, fondamentalmente, chi fa cose che anche noi vorremmo fare, è ridicolo. Ho quindi servito loro un piatto caldo per potermi realmente criticare. Premetto però, come dicevo prima, che mio figlio chiuderà il video dicendo, “mi dissocio”. Il punto, ad ogni modo, è che questo criticare ritengo sia provinciale. Ben vengano le donne rifatte lì dove vi è una reale esigenza. Io lo sono ma è pur vero che ho messo al mondo cinque figli. A settembre, tra l’altro, sarò in un programma televisivo in una veste differente da ciò che avete potuto vedere ora.

Mamma di cinque figli, di cui quattro femmine e un maschio. Quali valori cerchi di trasmettere loro e quali consigli professi affinché possano affrontare la vita in maniera serena?

Ho avuto il mio primo figlio a ventidue anni e a ventisette ne avevo tre. Non ho vissuto una gioventù comune, avendo tali responsabilità. Cresci, inevitabilmente, insieme a loro e vivi, poco dopo, una seconda parte in cui loro sono grandi e tu sei ancora giovane. Poter affrontare questo cammino insieme è davvero stupendo. Siamo tutte bellissime, giovani e ci divertiamo. Lì dove abbiamo sbagliato ce lo siamo riconosciute insieme, ma per la maggior parte del tempo sono una donna che ha dei limiti, così come dei pregi, e loro ne sono perfettamente a conoscenza. Ci stimiamo, reciprocamente.

Cosa si augura Maria Tona di poter realizzare in futuro?

Questo cammino che avrà inizio da settembre, questa onda nuova, mi porterà a prendere parte ad un discorso di serie A. Sarà una parte nuova della mia vita piena di novità, di grandi sorprese. Penso che lì dove una persona vale debbano aprirsi porte importanti e, alla fine, è ciò che mi auguro.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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