Briella. Foto dai social
Briella. Foto dai social

Briella: a tu per tu con la speaker

La sua voce corre via web: Briella è la speaker di programma Fuorigioco, che ci tiene compagnia con Francesco Vasquez e Alessandro Cucca.

La giovane co-conduttrice è l’anima del gruppo serale. Qui, si mette a nudo raccontandoci le sue passioni e rivelandoci di essere sapiosessuale.

Soprattutto, quanto ne sapete sull’essere e definirsi sapiosessuali? Non vi rimane che arrivare fino in fondo all’intervista.

Ciao Briella e benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, come stai vivendo quest’esperienza in radio?

L’avventura è partita lo scorso dicembre e non finirò mai di ringraziare il direttore del progetto 105 Lab, Marco Mazzoli. Soprattutto, sto realizzando uno dei miei sogni nel cassetto: essere una speaker, preparatevi non mi fermo di certo qui.

Come ti trovi con i compagni di quest’avventura?

È banale dire bene. Siamo tre menti pensanti scatenate e ognuno porta qualcosa per far crescere il programma, rendendolo sempre accattivante.

È sicuramente una grande sfida, ogni giorno decidere l’argomento, scrivere la scaletta e presentarlo andando a interagire con chi ci ascolta. Aggiungo, è lo spazio, dove si parla di tutto, proprio a mia misura, senza etichette.

Briella in radio
Briella in radio

A proposito di etichette, ci spieghi perché ti definisci sapiosessuale?

Ecco, qui, potrei domandarti: “Tu quanto ne sai sull’essere sapiosessuale?” (ride ndr)

Allora: sono sessualmente attratta da partner intelligenti, quindi può essere uomo o donna. Non amo essere etichettata ed etichettare, sono libera. Soprattutto, di amare una persona per il suo essere.

In questo momento sei fidanzata?

Sono felicemente in una situazione particolare, ecco come ti dicevo, non amo etichettare.

C’è un rapporto che prediligi di più sessualmente e caratterialmente?

Tutto è dipeso dalla persona che ho difronte. Tra donne c’è una complicità naturale, ci si capisce al volo, mentre con un uomo entrare in empatia non sempre è così. Metti, poi, che sono reduce da un rapporto, che pur essendo terminato da tempo, con un ex di qualche anno più grande di me, riprendermi non è stato facile.

Ora, come stai?

Bene, ho nuove consapevolezze e obiettivi. Tuttavia, sono in una situazione, dove mi esprimo liberamente. Come dice il proverbio: se son rose fioriranno, è il mood di questo periodo.

Sei giovanissima, ti ricordi il primo amore?

Beh, non si scorda mai! È Camilla, avevo 16 anni, siamo state insieme per un po’. All’epoca frequentavo l’istituto tecnico aeronautico, ero l’unica ragazza della classe e a quell’età siamo stati tutti un concentrato di ormoni.

Un po’ la curiosità e le storie dei maschietti che ascoltavo, ho fatto la mia prima e indimenticabile esperienza.

Su Fabio Scarpati

Redattore ed inviato giornalista su Milano e Lombardia

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