Mario Ermito
Mario Ermito

Mario Ermito: liberi di essere

Ritroviamo Mario Ermito, classe 1991, cantante e attore, al suo secondo singolo, “Aquila libera”. Ad accompagnarlo, in questa nuova avventura, la giovane cantante, Linda D. Una ragazza coraggiosa, dalla bella voce.

Mario si dice soddisfatto di questo nuovo lavoro, voglioso sempre di nuove esperienze e di poter realizzare, un domani, un vero e proprio album in cui includere i suoi lavori.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Mario Ermito. Come stai?

In questo periodo sto vivendo delle emozioni indescrivibili. Sono davvero felice!

Un nuovo singolo all’attivo, “Aquila Libera”, in cui duetti insieme a Linda D. Parlaci di questo nuovo lavoro?

“Aquila libera” è stata scritta nel 2018 da una cantautrice che vinse un talent legato a Sanremo. Io e Linda, recentemente, abbiamo voluto riproporla in una versione nuova, rock, caratterizzata da un duetto. Sensazioni buone, di libertà, quelle che mi trasmette questa canzone. Plana su corde emozionali con una delicatezza paragonabile a quella di un’aquila. Quando mi hanno proposto di cantarla, son sincero, me ne sono completamente innamorato, tanto da volerla incidere proprio in quel giorno, in maniera naturale. In gergo attoriale si direbbe “buona la prima”. Ho come obiettivo il voler trasmettere speranza, la voglia di farcela e di libertà a tutti coloro che vorranno ascoltarla.

Ti andrebbe di esporre a tutti i nostri lettori il tuo concetto di libertà?

Libertà è poter vivere senza blocchi, senza catene, senza limiti legati alla società, al dover per forza dipendere da qualcosa. Essere liberi significa, appunto, rompere queste catene superando blocchi che la vita ci porta ad incontrare lungo il nostro cammino, rompendo schemi che soltanto la libertà insita dentro di noi può cambiare, combattere. Senza libertà saremmo dei semplici “schiavi”.

A cosa devi questa prima collaborazione con la brava Linda D?

Linda D è un’artista eccezionale, con una storia forte alle spalle. A contattarmi è stato il suo agente. Ci siamo conosciuti lo stesso pomeriggio in cui il singolo è stato inciso. Ammiro molto la sua forza, il suo carattere.

Dopo l’incontro in musica con Linda D quali altri featuring ti piacerebbe realizzare?

Tanti, davvero tanti! (ride) Se vogliamo viaggiare liberi, appunto, sogno un duetto con Luciano Ligabue, oppure con Dolcenera, che ho sempre ammirato. Tra l’altro Dolcenera ha un timbro molto simile a quello che caratterizza Linda.

Possiamo augurarci che questi singoli possano presto arrivare a comporre un vero e proprio album?

Questi singoli nascono per dare estrema libertà alla mia espressione artistica. La musica ha sempre fatto parte della mia vita quindi mi auguro proprio che, “Ti porto in Texas”, e questo nuovo singolo, “Aquila libera”, possano un domani far parte di un vero e proprio disco. È ciò in cui credo e spero.

Che riscontro hai avuto da parte del pubblico durante il lancio pubblicitario di “Ti porto in Texas”?

“Ti porto in Texas” raccontava me, la mia anima, la mia vera essenza. Il pubblico l’ha accolta a braccia aperte, per fortuna, e ne sono stato felice. È stato questo a spingermi verso questo nuovo singolo, insieme a Linda D.

Quanto conta l’amore nel tuo vissuto?

L’amore è il cardine di tutto. La mia vita ruota intorno all’amore: l’amore per la mia famiglia, per la mia fidanzata, il mio lavoro, la mia vita. Senza saremmo privi della nostra stessa anima.

Chi è Mario Ermito oggi?

Mario è una persona sicura, consapevole, forse anche per via dei trent’anni appena compiuti (ride). È vero che crescere aiuta, rende più consapevoli e, se vogliamo, anche più sereni, responsabili.

Cosa possiamo aspettarci dal futuro artistico di Mario Ermito?

Sicuramente, ad agosto, uscirà il mio primo film internazionale realizzato in Spagna, “Por los pelos”, di cui sono protagonista. In futuro, poi, prenderò parte ad un nuovo lavoro, come coprotagonista. Tante novità in pentola, di cui potrò dirvi di più in futuro.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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