Nel 2016 Jamala fu la vincitrice dell’Eurovision Song Contest, con la canzone 1944 il cui testo è un triste richiamo alla dolorosa realtà che sta vivendo la sua patria: l’Ucraina.
E mentre attendiamo le esibizioni di Mahmood e Blanco per l’Italia, a tal proposito, è di poche ore fa da la notizia della messa al bando della Russia dalla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest che avrà luogo a maggio nella città di Torino.
La motivazione è dettata dal significato stesso della manifestazione ovvero: “Si tratta di un evento culturale e apolitico”.
La richiesta di sospendere l’artista russo, le cui generalità non sono note, era stata voluta dalla rete televisiva nazionale ucraina, la UA:PBC. E l’EBU, l’European Broadcasting Union che da più di 50 anni si occupa dell’organizzazione del concorso musicale.
I responsabili della cerimonia canora hanno hanno così motivato: “Riflette la preoccupazione che, alla luce della crisi senza precedenti in Ucraina, l’inclusione di una voce russa quest’anno screditerebbe il concorso”.
L’Ucraina dovrebbe far gareggiare la band hip-hop Kalush Orchestra.
Anche la finale di Europa League, in calendario il prossimo 28 maggio 2022, non si giocherà a San Pietroburgo come previsto ma bensì si svolgerà allo Stade de France di Parigi.