Fabrizio Moro allo Stadio Olimpico di Roma
Fabrizio Moro allo Stadio Olimpico di Roma

Fabrizio Moro incendia il palco all’Olimpico

Ieri la prima volta di Fabrizio Moro allo Stadio Olimpico. Un tripudio di luci, colori, anime e cuori per il cantautore romano che è riuscito a realizzare il suo sogno dell’infanzia: “Da piccolo”, ha esordito, “sognavo di essere qui davanti a tanta gente. E per questo vi ringrazio tutti per essere qua”.

Moro, in uno show durato più di 3 ore, ha ripercorso tutta la sua carriera artistica, dagli esordi fino agli ultimi brani, passando per Sanremo e la partecipazione ad Amici. Un confessionale a cuore aperto con i suoi fans, durante il quale non ha esitato a raccontare i momenti bui, quelli in cui tutto sembrava perduto e nessuno credeva più in lui. Armato di carta, penna e buona volontà, ha girato e rigirato fino a trovare la chiave giusta per azionare il motore del successo. Ed eccolo oggi davanti a migliaia e migliaia di fans pronti a ballare, saltare, ridere, piangere, innamorarsi davanti alle sue canzoni. Canzoni d’amore, canzoni di denuncia, canzoni di pertinenza sociale: Moro racconta la vita di tutti i giorni, ed è proprio questo che piace alla gente; potersi identificare nelle sue parole.

Su un palco colorato Moro sembra essersi divertito più di tutti; ed insieme a lui anche gli ospiti che lo hanno accompagnato in questo viaggio: Ermal Meta, Fiorella Mannoia, Ultimo. Artisti con i quali ha condiviso buona parte del suo percorso artistico, ha condiviso pensieri, gioie, paure e speranze. E che non potevano non essere lì con lui in questo giorno di festa.

Non è neanche sfuggito agli occhi il flash-mob organizzato dai suoi fans, che durante il successo sanremese “Non mi avete fatto niente”, hanno illuminato l’Olimpico con tante lucine bianche.

Impossibile trattenere le lacrime per il cantautore, il quale ha visto davanti a sé la concretizzazione del suo sogno più grande, essere a tu per tu con la gente in un vortice di empatia e condivisione.

La tappa di Roma ha inaugurato il lungo tour estivo che toccherà ogni parte d’Italia. Sempre forte l’invito di Moro: essere liberi di scegliere, di sbagliare; “perché la libertà è sacra come il pane”.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento