Il 17 gennaio si è svolta presso la Feltrinelli di Napoli la presentazione del nuovo lavoro discografico di Tony Esposito dal titolo Tam Tam Brass con la collaborazione di Andrea Lucchi alla tromba e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con etichetta Sony Classical. I prossimi appuntamenti per la presentazione del Cd si svolgeranno presso le Feltrinelli di alcune città quali Roma il 20 gennaio, Milano il 23 e Torino il 24.
Nell’affollata sala il maestro Esposito ha esposto le motivazioni ed il percorso musicale che hanno caratterizzato il Cd, ovvero un ipotetico viaggio al pari di Ulisse munito di tamburi e ritmi dell’Africa con i quali ha ripercorso e riproposto la musica classica europea da Bach, passando per Vivaldi, Monteverdi, Handel, Bizet, Mozart, Mascagni. Sono 14 le tracce con 14 espressioni e colori diversi ognuno a sé stante. Gli strumenti percussivi del mondo si sono sposati con le opere degli autori classici arrangiate ed eseguite dagli ottoni dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma.
Tony Esposito che fin da giovanissimo ha ascoltato la musica classica ne percepisce la ritmica tribale come in Bach che egli stesso definisce: “il più africano dei compositori classici”, riproponendone alcuni brani come l’Aria sulla 4 corda cui ha:”[…] cercato l’inserimento di una voce africana che desse qualcosa in più, perché questo pezzo mi è sempre sembrato qualcosa di religioso”.
L’intervento di Andrea Lucchi spiega come in questo lavoro discografico sia avvenuto l’armonizzazione degli elementi strumentali classici e quelli ritmici : “ […] E’ stata una cosa emozionante poter eseguire brani famosissimi, per chi è abituato all’interpretazione dei classici come un gruppo di ottoni, dividendosi con un musicista come Tony Esposito che racconta la musica del mondo. L’esperimento è stato entusiasmante perché qualunque cosa abbia una cadenza ritmica può essere supportato con tamburi africani” – ribadendo che – ” quanto è naturale inserire la ritmica nella classica, […]ottoni e tamburi sono nati per suonare insieme”.
Il pubblico presente ha potuto ascoltare alcuni estratti dal Cd attraverso la guida all’ascolto da parte dei due artisti che hanno proposto prima la versione originale del brano seguita da quella proposta nel lavoro discografico in modo da poterne comprenderne la trasformazione.
Sono stati eseguiti anche alcuni brani live come Orfeo l’Africano tratto da l’Orfeo di Claudio Monteverdi, dove il maestro Esposito ha utilizzato strumenti come il tamburo Oruba ed il Sistro.
Al momento non sono state definite le date per il tour di concerti relativi al CD.
Questo lavoro nella sua particolare visione ha un duplice ruolo quello ripropositivo dei classici e quello di avvicinamento anche ai più restii al genere classico, perché se l’efficacia di un lavoro è data da ciò che resta nella memoria del pubblico, Tam Tam Brass è uno di quelli che resta nel cuore, oltre che nelle orecchie.