Nino Buonocore - Segnali di umana presenza

Nino Buonocore, arte e raffinatezza

Oggi vi raccontiamo Nino Buonocore

La nostra attenzione oggi è dedicata ad un grande artista napoletano, Adelmo Buonocore, meglio conosciuto come Nino Buonocore, cantautore e cantante molto amato, “papà” di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, eterne”ever green”.

Nino Buonocore - Segnali di umana presenza

Nino Buonocore, nasce artisticamente, quando inizierà a lavorare nelle sale di incisioni come turnista verso alla metà degli anni ’70. Tra il 1976 ed il 1977 inciderà, con il nome di Adelmo Ferrari, i primi due 45 giri: Io e te e In vestaglia.  Nel 1982 insieme al produttore e musicista Simon Boswell , NinoBuonocore si recherà a Londra a registrare il suo primissimo Lp Yaya , insieme alla band Live Wire, in cui spiccano i nomi di Jeremy Meek e Chris Whitten.

Con Nuovo Amore parteciperà al suo primo Festival di Sanremo nel 1983, dove un entusiasta Renzo Arbore lo indicherà come “miglior giovane in gara”. Il brano riceverà non pochi consensi, tanto essere pubblicato nei paesi dell’America Latina, dove venderà oltre tre milioni di copie e vincerà il Grammy Ascap.

Una città tra le mani è uno dei 33 giri in cui nella musica di Nino, si ascoltano sonorità estremamente raffinate, oltre ad avere, come partecipazione all’album, nomi di valore eccelso: Chat Baker alla tromba, Rino Zurzolo e Rosario Jermano al contrabbasso, James Senese ai sax, Vittorio Riva alla batteria, Leno Landini all’armonica, Peppe Sannino alle percussioni, Mauro Pagani, i Chattanooga, Ernesto Vitolo…e molti altri, ed anche l’importante presenza, per gli arrangiamenti, del maestro Peppe Vessicchio.
L’album resterà tre mesi e più in classifica e la EMI dovrà procedere a ristamparlo.

Verso il 1989 inizierà il progetto newyorkese, infatti, Buonocore si recherà negli Stati Uniti per  la realizzazione di un nuovo album con musicisti di altissimo livello: Bernard Purdie (re dello shuffle), Paul Griffin, Ralph Mc Donald, Chuck Rainey e gli italiani Joe Amuroso, Ernesto Vitolo, Savio Riccardi, Nico Di Battista e molti altri. Sabato, domenica e lunedì sarà pubblicato durante la primavera del 1990 e resterà in classifica quasi sette mesi, vendendo oltre duecentocinquantamila copie.

Stilare l’elenco dei maggiori successi di Nino Buonocore sarebbe impresa ardua essendone tanti e tutti bellissimi, di sicuro quelli che hanno un’eco notevole risultano essere Io mi inventerò (1985), senza dubbio Rosanna (Sanremo 1987), Se io fossi in te (1987, inizio del sodalizio artistico con il paroliere De Vitis), Le tue chiavi non ho ( Sanremo 1988), Con l’acqua alla gola (1988), Scrivimi (1990) brano dall’incredibile successo sia per copie vendute (supererà il totale delle cinque milioni di copie vendute considerando le oltre quindici versioni realizzate nel mondo e quelle italianissime di Anna Oxa e Laura Pausini) che per apprezzamento da parte di critica e colleghi.  Altri grandi successi saranno confermati dalle canzoni Il mandorloE non direNemmeno un momento, Prima o poi, Una canzone d’amore, Un po’ di più, Il Lessico del cuore… 

Nel 2001/2002 Nino Buonocore, inizierà a dare vita al progetto del sestetto: un connubio di grande qualità e di musica raffinata. Pubblicherà, qualche anno dopo, Libero passeggero che include nove canzoni nuove e nove canzoni del passato ma rivisitate in chiave jazz. I risultati sono sorprendenti tanto da essere considerato il miglior disco del 2004.
Il 4 giugno 2013 esce Segnali di umana presenza.

Ultimamente sulla pagina ufficiale di Facebook, Nino Buonocore ha annunciato che sono in arrivo Tutto in te e Sembra facile, brani che di sicuro confermeranno lo stile e la classe che da sempre contraddistinguono il cantautore partenopeo.

Non ci resta che attendere facendogli giungere il nostro messaggio di  vera ammirazione.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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