Al Teatro Grande la musica di Eduardo De Crescenzo
Un nuovo appuntamento di Eduardo De Crescenzo per immergersi nella magia di un concerto che coniuga rigore e passione, impegno e leggerezza, passato e futuro … una location unica al mondo e particolarmente suggestiva per un artista che ha saputo intrecciare il melos greco delle sue radici con i suoni del mondo in cui vive oggi.
Essenze jazz è un concerto acustico, rigoroso eppure appassionato. Controtendenza, antico e modernissimo perché porta in scena solo “ l’essenza ” dell’arte: l’emozione. Eduardo si muove sul palco con classe e destrezza, lascia vivere con passione e leggerezza il repertorio di tutta la sua vita artistica, il suo percorso difisarmonicista, di compositore, di vocalist d’eccellenza.
Del jazz cattura le atmosfere, il gusto per la composizione estemporanea, lascia vivere con toccante emozionequella sua straordinaria capacità di far “suonare la voce”, di piegarla ora alle esigenze “del musicista”, ora a quelle “dell’interprete”.
Originale il dialogo che si crea sul palco con i grandi musicisti che lo accompagnano e che riescono a condividere la sua musica offrendo ognuno una traccia riconoscibile di sé, ispirata dall’emozione che si genera durante l’esecuzione piuttosto che da modelli precostituiti.
Il progetto è stato presentato in anteprima dal palcoscenico live nel 2012: il 24 aprile al Blue Note di Milano, il 4 maggio alla Casa del Jazz di Roma e l’11 giugno al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 2013: il 21 marzo al Teatro Sistina a Roma; il 22 giugno al Ravello Festival, Villa Rufolo; il 7luglio a Umbria Jazz, Teatro Morlacchi …
Nel 2013 il progetto approda in studio di registrazione ma “in presa diretta” per non perdere la magia delle esecuzioni live, anima del progetto. L’album Essenze jazz è stato pubblicato nel 2013 su etichetta EmArcy – Universal Classics & Jazz.
Nel 2015 Essenze jazz si arricchisce di nuovi incontri, diventa event e ospita in concerto la magica tromba di Enrico Rava.
“Un incontro cui pensavo da qualche tempo”, dice Eduardo: “Enrico Rava mi commuove, è la tromba che “canta”. Il suo suono è interpretazione che si antepone a qualsiasi virtuosismo. Sul palco, anche una sola nota della sua tromba è capace di comunicarmi che in quel momento stiamo vivendo nello stesso spazio emotivo”.
Mentre Rava dice di lui: “Il mondo di Eduardo è come un giardino incantato dove i fiori del blues si fondono con gli umori di Napoli dando vita a un canto poetico emozionante e irresistibile”.