Ecco gli ospiti del Multiculturita Summer Jazz Festival
Interessanti novità per la XIV edizione il Multiculturita Summer Jazz Festival, che torna alla sua sede storica del Sagrato della Reale Basilica della Madonna del Pozzo di Capurso. Il festival ideato da Michele Laricchia nel 2003 e organizzato dall’associazione Multiculturita JS, con il contributo e il patrocinio del Comune di Capurso e della Regione Puglia e con il supporto promozionale di Jazzitalia, che si conferma una delle punte di diamante dell’estate festivaliera nazionale, si terrà dal 7 al 9 luglio.
Ma vediamo il programma del 2016 del Multiculturita Summer Jazz Festival:
7 luglio – I Finale Europe Contest, seguono Karima & Diego Caravano
8 luglio – II Finale Europe Contest, seguono James Senese Napoli Centrale
9 luglio – Premiazione Multiculturita Art Contest, seguono Fabio Concato – Fabrizio Bosso – Julian Oliver Mazzariello, e chiude L’allegra tristezza del Brasile
Multiculturita Summer Jazz Festival
Nelle precedenti edizioni, la kermesse capursese si è sempre contraddistinta per aver portato in Puglia progetti innovativi ed esclusivi, come: Pat Metheny e Brad Mehldau Quartet, Enrico Rava, Rossana Casale, Danilo Rea, Funkoff, Goodfellas, Nick The Nightfly, Sarah Jane Morris e Montecarlo Orchestra, Tullio De Piscopo, Peppe Servillo, Abraham Inc., Manu Katchè, Bill Evans e Robben Ford, Mina Agossi, Quintorigo, Simona Bencini, Arturo Sandoval, Marcus Miller, The Manhattan Transfer, Gino Paoli, Stefano Bollani, Stefano Di Battista, Billy Cobham, Ana Maria Jopek, Pino Minafra Minafric, Roy Paci, Doctor 3, Antonio Sanchez, tra i tantissimi musicisti che vi hanno preso parte.
Molte le novità per questa quattordicesima edizione, a partire dall’immagine che caratterizza il festival: l’opera pittorica realizzata dall’artista capursese Catia Cavone dal titolo Jazz Night; per poi passare all’inedito Jazz Village curato dall’associazione Puglia in Corte, che aprirà i battenti il 7 luglio alle ore 20: un luogo dove degustare prodotti tipici dell’enogastronomia pugliese, nonché poter ammirare i prodotti dell’artigianato locale.
L’ingresso al solo Village (al di fuori del main stage) è libero. Sarà possibile acquistare un ticket dal costo di 6 euro che dà diritto alla degustazione di tre vini di tre diversi produttori presenti nel Jazz Village; alla degustazione di un prodotto food che accompagna la degustazione del vino; all’omaggio di un bicchiere in terra cotta decorato con il logo Puglia in Corte Jazz Village.
Il Jazz Village sarà anche lo spazio deputato per le due finali in programma del Multiculturita Europe Contest, con il coordinamento artistico di Alceste Ayroldi, che vedranno impegnati giovedì 7 luglio per la sezione “esordienti” Le Scat Noir e i Three Floors Down; mentre venerdì 8 luglio sarà la volta dei finalisti della sezione “seniores”: Daniela Spalletta Urban Fabula e Markevans Trio.
La giuria del contest sarà così composta: Emanuele Dimundo, direttore artistico Beat Onto Jazz Festival; Antonio Delvecchio, produttore discografico Fo(u)r Edition; Marco Losavio, publisher Jazzitalia; Alceste Ayroldi, coordinatore artistico contest, critico musicale, docente; Antonello Boezio, musicista, direttore della sede di Bari di Music Academy; Giuseppe Bolognini, musicista e docente; Luca Basso, giornalista e musicista.
Ogni sera, al termine di tutti i concerti, il Village proseguirà con deejay set tematici.
Sempre al Jazz Village, Sabato 9 luglio, alle ore 20.15, saranno premiati i vincitori della I edizione del Multiculturita Art Contest, sotto la direzione artistica di Rocco De Sario. E alle 23 la scena si tingerà di Brasile con l’ensemble Choronotes & Sambaden, speciale guest Guido Di Leone. Un progetto nasce fra le mura della scuola barese di jazz ” Il Pentagramma” come esperienza didattica coordinata dal chitarrista barese Guido Di Leone, poi divenuta professionale. I giovani protagonisti, approfondiscono la cultura musicale brasiliana dello choro, del samba e della bossa nova nel rispetto delle peculiarità stilistiche, ma anche con la libertà interpretativa della musica che prevalentemente studiano, il jazz.
Sul palco ci saranno: Martina Primavera (voce), Aldo Di Caterino (flauto), Giuseppe Todisco (tromba e flicorno), Andrea Iacobino (cavaquinho), Nicolo Fanelli (chitarra), Gianluca Fraccalvieri (basso), Giuseppe Santorsola (batteria) e Guido Di Leone (chitarra).
Il main stage del Multiculturita Summer Jazz Festival aprirà giovedì 7 luglio (ingresso ore 21, inizio concerto ore 21.30) ospiterà una primizia assoluta: il nuovissimo progetto di Karima e Diego Caravano dal titolo Anime Nuove. Karima e Diego Caravano si conoscono dal 2009, da quando cioè la cantante italo-algerina ha partecipato al disco Donne dei Neri Per Caso, il gruppo vocale che Caravano fondò nel 1995. Tra loro è da subito stata evidente la sintonia, umana e musicale, tanto che nel pensare a questo progetto Caravano ha proposto a Karima di esserne protagonista. Le sonorità black della voce di Karima trovano finalmente ampio sfogo nel repertorio pensato per lei. Brani di D’Angelo, Erykah Badu, Jill Scott, Dwele, finemente arrangiati da Caravano ed eseguiti, oltre che dallo stesso alle tastiere, da Egidio Marchitelli alle chitarre, Marco Siniscalco al basso elettrico, Puccio Panettieri alla batteria e il background vocals di Federica Graziani, Francesca Carbonelli, Elisa Tronti e Jolomie Urunden. Anime Nuove è una gioiosa celebrazione delle sonorità nu-soul, ma soprattutto l’incontro/abbraccio tra due musicisti affini.
Venerdì 8 luglio (ingresso ore 21, inizio concerto ore 21.30), sarà la volta del dirompente sound de James Senese Napoli Centrale che presenterà, per la prima volta in Puglia, il nuovo album O’Sanghe, pubblicato il 29 aprile.
In quasi cinquant’anni di musica, James Senese ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz, il grande cantautorato. E’ una leggenda vivente, colui il quale ha dato uno dei primi ingaggi all’indimenticabile Pino Daniele, con cui collaborerà ed avrà amicizia vera sino al suo ultimo giorno. O’ Sanghe è un nuovo orizzonte su cui si volge lo sguardo del sassofonista partenopeo, mai fermo due volte nello stesso posto. All’interno del disco tutti i riferimenti artistici che hanno fatto grande la sua musica, con una rinnovata carica espressiva. Funk, blues, venature jazz, e tanto mediterraneo, tanta Napoli nelle melodie, nelle storie raccontate; vita, lavoro, lotte quotidiane per la sopravvivenza, amore, fede. In “O sanghe” c’è groove da vendere, come solo James sa. A settant’anni compiuti, James Senese si conferma come un artista senza tempo, con una riconoscibilità immediata ed un cuore intatto, che parla agli ultimi. Con lui sul palco del Multiculturita ci saranno Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso elettrico, Fredy Malfi alla batteria. Da segnalate la presenza di Franco Del Prete, lo storico batterista di Napoli Centrale, che ha collaborato ad alcuni dei testi del disco e ha partecipato in alcuni brani.
La kermesse capursese chiuderà i battenti con la presentazione Non smetto di ascoltarti, il nuovo album di Fabio Concato (voce), Fabrizio Bosso (tromba), Julian Oliver Mazzariello (pianoforte). “Non smetto di ascoltarti – raccontano i tre artisti – è un lavoro spontaneo, nato sul palco. Non c’è premeditazione, ma solo la presa d’atto che fare musica insieme per noi tre è naturale ed è diventato necessario. Dopo tanti concerti è stato altrettanto naturale fissare in un disco quello che via via, sui diversi palcoscenici, abbiamo costruito. Ognuno di noi porta in dote le proprie emozioni e quello che nasce è la verità di quell’istante unico e irripetibile eppure continuamente rinnovato. Con questo disco desideriamo condividere con il pubblico il nostro amore per questi brani e per i loro Autori, per poi ricominciare daccapo a raccontarci e raccontarvi altre canzoni che abbiamo nel cuore”. Un disco nato proprio dai palchi di tutta Italia, va in questa direzione e cioè quella di spogliare rispettosamente canzoni come “La casa in riva al mare” o “Scrivimi”, per riproporle nella loro essenziale capacità espressiva. La voce inconfondibile di Fabio Concato, insieme all’eleganza della tromba di Bosso e all’energia vitale dei tasti di Mazzariello, sono messe al servizio delle parole e delle melodie di grandi autori italiani. Dalla, Endrigo, Mogol, De Gregori e Concato stesso. Il jazz che scorre nelle vene dei tre artisti, ha fatto il resto. L’accesso al Jazz Village è libero.