Sergio Rubini regista di Il grande spirito, in una scena di Il Mio Vicino del Piano di Sopra. Foto da Internet.
Sergio Rubini regista di Il grande spirito, in una scena di Il Mio Vicino del Piano di Sopra. Foto da Internet.

Sergio Rubini al Carpino Folk Festival

Il grande ospite del 6 agosto del Carpino Folk Festival è l’attore e regista Sergio Rubini che dedicherà un reading al cantautore foggiano Matteo Salvatore, dal titolo “Di fame, di denaro, di passione – La vita di Matteo Salvatore”.

Sergio Rubini regista di Il grande spirito, in una scena di Il Mio Vicino del Piano di Sopra. Foto da Internet.
Sergio Rubini regista di Il grande spirito, in una scena di Il Mio Vicino del Piano di Sopra. Foto da Internet.

Un viaggio tra le parole e la musica di Matteo Salvatore, il cantastorie pugliese, poeta degli “ultimi”, che con le sue ballate ha raccontato se stesso e la sua quotidianità. Dalla sua terra lui ha rubato tutto: il bianco pudore dell’ignoranza, la capacità di non mollare mai e la forza di rinascere ogni giorno e mille volte ancora. La miseria nera e la fame che accompagnarono tanti, troppi anni della sua vita, saranno linee parallele ai suoi ricordi, come chimere raggiunte e ritrovate, sognate e malcelate.

Versi che brillano di una bellezza sofferente, di una straziante realtà che spesso si mischia alla follia. I suoi passaggi vocali inaspettati, dai toni più gravi al falsetto, lasciavano quel senso malinconico come se tutto fosse cantato con il sottile timore di dover raccontare una biografia dolorosa. Gli anni passati in carcere per l’uccisione della sua compagna Adriana nel 1973, non gli tolsero la voglia di ricominciare, di ritrovare la gente per mettere ancora in piazza la sua forza, il suo talento di cantastorie. Della sua vita ha saputo tralasciare moralismi e giudizi, ha speso i molti soldi che gli regalò il destino, ha voluto bene ai suoi pochi amici e cercato sempre il sorriso di una donna. Adesso la sua musica ha un posto sicuro dove potersi posare perché, come Matteo, lascerà ogni volta il rimpianto di non averne mai parlato abbastanza, di non averne mai suonato abbastanza.

“Non bisogna fare l’equazione: crisi economica uguale crisi culturale…è esattamente il contrario. La profonda crisi culturale che sta vivendo il paese, in particolare il Sud, si traduce in crisi economica”.

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