Duccio Venturi Bottier tra lusso e charity
Molti stilisti e brand del cosiddetto mondo del lusso offrono, anche in modo anonimo, le loro creazioni. Fra questi Duccio Venturi, un “animale” della moda, grande creativo, abituato a vivere nel frenetico mondo della moda, infatti ultimamente le sue creazioni fatate hanno calzato i piedi di top model bellissime che hanno vestito la linea Piccione Piccione all’ultima Milano Fashion Week. Ma Duccio guarda anche oltre….infatti ha offerto 3 paia di scarpe per una asta di un evento charity a New York promosso dalla Principessa Katherina di Serbia e che si è concluso in una raffinatissima cena placè al mitico Le Cirque di Sirio Maccioni.
L’abbiamo intervistato, tra un aereo e l’altro, infatti Duccio, rientrato dal Fashion Week di Parigi, è in procinto di raggiungere gli Stati Uniti dove ha le sue calzature in tutti i negozi del gruppo Intermix e nei migliori department store. Prima di partire sta ultimando le calzature adatte agli outifit delle serate dell’evento internazionale a Monaco “L’Oscar dello Sport” presentato in 5 lingue dall’etoile Lorena Baricalla.
Duccio Venturi quali sono le caratteristiche che definiscono un brand di lusso?
Io lo definisco in cinque categorie: qualità, unicità, rarità, componente emozionale e beneficenza. I top brand devono essere vigili e attenti nell’utilizzo delle tecniche di luxury marketing. Oggi il rischio è introdurre collezioni di massa di minor qualità con lo stesso nome della prima linea, sarebbe un grave errore.
Quando si pensa alla parola lusso la mente vola a ville da sogno e yatch da film, ma cos’è il lusso nella vita di tutti i giorni?
Si può trovare il lusso in qualsiasi categoria. Lusso non è sinonimo di costoso, ma di raro. Per me è arte, anzi, è la migliore tra tutte le forme d’arte. Un oggetto è di lusso se suscita emozioni e piacere, e si differenzia dagli altri oggetti per la sua unicità.
È sempre piacevole parlare di vacanze e weekend fuori porta, da Guru del Luxury cosa consiglia per un fine settimana rilassante e di stile?
Anche a me piace molto andare in vacanza ma io amo una vacanza particolare, così particolare da essere il massimo della semplicità, in un bel weekend di primavera me ne andrei a passeggiare a Parigi nei pressi di Montmartre o lungo la Senna. Oppure una gita tra le cantine in Toscana a gustare vino rosso. Ma il mio periodo preferito è l’estate, adoro il sole e il caldo, quindi mi immagino sulla terrazza di casa mia guardando il mare in tutte le sue variazioni e colori.
Parlando di solidarietà che cosa le viene in mente?
Penso ai giovani di oggi, penso alla mia storia, la ripercorro, dagli inizi con molta umiltà, partendo da zero nell’apprendere il mestiere che ho sempre amato, dal capannone dell’azienda della mia famiglia fino ad arrivare all’azienda mia, attraverso tanti passaggi ed esperienze, importanti per la mia formazione, la mia azienda che ha colto sin da tempi insospettabili il passaggio da una cultura locale ad una globale con la presa di coscienza del fatto che è sempre più necessario aprirsi a nuovi mercati e all’innovazione, pur mantenendo le proprie radici ancorate al territorio dal quale l’impresa e i suoi prodotti sono arrivati al successo. Ed io penso ai giovani di oggi, che cercano lavoro, lavoro che non c’è, oggi con me in azienda ho Aliai, mia figlia, che mi aiuta….e la storia continua…