Quanto Miss Italia fa ancora spettacolo?
Miss Italia sin dal 1946 è uno dei simboli italiani che identificano la bellezza al naturale, quella che l’italiano medio dovrebbe eleggere come ideale di donna, ma anche come ragazza della porta accanto. Ho avuto il piacere di essere invitato in giuria per una delle finali della mia regione, la Campania, per assistere a quello che ad oggi potrebbe simboleggiare ancora la genuinità del nostro Bel Paese.
La bellezza, simbolo di autentica devozione maschile verso il mondo della donna, ed il patriottismo nei confronti della propria nazione, risulta essere ancora uno dei punti di riferimento dell’aggregazione culturale italiana accanto allo sport.
In attesa della nuova edizione, ci si rende conto che la trasmissione culto della bellezza italiana, rischia di diventare una di quelle meno seguite tra tutto il palinsesto televisivo delle kermesse che vanno avanti da tempo. La presenza alla conduzione di Simona Ventura, sembra non aver portato la “ventata di fresco” auspicata dalla “patrona” Patrizia Mirigliani, e probabilmente, l’unico vero forte interesse è quello verso l’introduzione fatta della categoria curvy, che a dir si voglia, rispecchia più quel tipo di bellezza che si avvicina alla donna mediterranea.
La paura è che questo concorso di bellezza ormai storico e che ha incoronato tante importanti dive italiane da li partite, perda appeal soprattutto come forma di spettacolo e questo diventa sempre più rischioso considerando che in tutto il mondo, i concorsi Miss continuano ad avere un riscontro molto forte a livello mediatico e di proposizione legata allo show-biz anche per le Aziende.
Guardando un po’ la storia di Miss Italia, non è difficile trovare le Miss che sono state legate in maniera forte allo spettacolo, o che hanno fatto parlare di se più delle altre. Ultima che ricordiamo è sicuramente Alice Sabatini che ha fatto molto parlare di se con la sua “battuta” legata al voler vivere in periodo di guerra, ma di rilievo nel mondo della TV e del cinema abbiamo avuto casi come Miriam Leone, Cristina Chiabotto, Francesca Chillemi, Denny Mendez, Anna Valle, Arianna David, Martina Colombari, Nadia Bengala, Roberta Capua, Federica Moro, Anna Kanakis e lo storico caso di Sophia Loren eletta Miss Eleganza nel 1950, che seppur non vincendo Miss Italia, viene spesso nominata in quel contesto. Ecco quindi che lo Spettacolo ritorna fortemente in questo concorso di bellezza.
Tornando all’esperienza in prima persona, quello che conta è che conoscendo alcune delle candidate dietro le quinte, si scopre con piacere che a Miss Italia, le giovani concorrenti hanno chiari i propri obiettivi e non si chiudono solo nella voglia di fare “uso passivo” della propria bellezza. Forte è il carattere, bensì la voglia di utilizzare tutte le proprie forze per dedicarsi anche ad attività collaterali, come lo sport e lo studio, infatti tra le prime candidate che ho potuto “vivere dal vivo”, non è mancato chi ha tra i propri sogni il diventare un medico, o chi pratica lo sport a livello agonistico per diffondere i valori di “Mens sana in corpore sano“.
Nell’attesa della nuova edizione, si spera che non ci siano ulteriori e sterili polemiche che arrivino dalla politica come nella precedente edizione, ma soprattutto che non si rischi di affondare quello che era “uno show”, ovvero Miss Italia, ad una trasmissione come quelle che si vedono solitamente su emittenti tipo Agon Channel (per citare qualche collega che ha parlato della passata edizione).
Personalmente, come forma di spettacolo, continuo a preferire questa, rispetto a programmi di estetica dove esperti (e purtroppo meno esperti) di cosmesi incontrano persone che vogliono migliorare la propria estetica in maniera artificiale. Ben venga la bellezza genuina di chi oltre a quella, ha qualcosa da raccontare.