Ginevra Roberta Cardinaletti è un’autrice da tenere d’occhio! Nelle pagine dei suoi libri, infatti, trasuda una sensibilità, una voglia di comunicazione aperta e sincera e una freschezza nello stile che la rendono davvero inimitabile.
Elementi che si riscontrano in pieno nella sua ultima creatura letteraria, “Ci Vediamo Fuori Luogo”, un inno alla non omologazione dell’essere umano e alla bellezza del vivere sapendosi distinguere e rimanendo sempre e comunque se stessi. Tratti positivi che hanno caratterizzato anche i precedenti libri della Cardinaletti, “Il Peggio è Passato e Gli Ho Sorriso” e “Undici Donne nelle Pagine di un Diario”, quest’ultimo grande successo su amazon e molto apprezzato da un pubblico decisamente variegato.
Abbiamo intervistato Ginevra Roberta Cardinaletti per farci dire qualcosa in più sul suo nuovo lavoro, “Ci Vediamo Fuori Luogo”, un’idea regalo per le prossime festività natalizie, da non lasciarsi sfuggire e da leggere con grande attenzione…
Ginevra Roberta Cardinaletti, questo è il tuo terzo libro. Lo consideri un passo importante nel tuo percorso letterario?
Sì, importantissimo. Spesso è difficile mantenere una certa continuità e soprattutto tenere viva l’ispirazione, e su questo fronte mi sento sempre più rinvigorita e ricca di entusiasmo: ho ancora molto da dire.
Dove hai preso l’ispirazione per “Ci Vediamo Fuori Luogo” e quanto c’è di autobiografico nel personaggio chiave, quello di Martina?
Per i miei libri prendosempre spunto dalla vita di tutti i giorni, dalle miei emozioni e riflessioni, e dalle persone che incontro. Mi piace ascoltare gli altri e cercare di comprenderli. Martina ha molto di me e molto delle persone che incontriamo ogni giorno e di cui ci accorgiamo solo se siamo disposti a dar loro attenzione.
Di solito dove e quando scrivi i tuoi libri?
Ovunque. A Londra e a Roma mi piace scrivere nelle caffetterie, dove sono circondata da persone, mentre quando sono al lago, mi piace scrivere in terrazzo o davanti alla finestra: la gente nei bar e il panorama del lago sono due mondi opposti che mi ispirano la scrittura, forse è così che riesco a dosare profondità e leggerezza, due aspetti fondamentali e complementari per tutto ciò che scrivo.
La frase chiave del libro è: più che dove andremo a finire dovremmo chiederci dove andremo a ricominciare. E’ un messaggio di positività che dedichi ai tuoi lettori?
Sì, è un messaggio di coraggio e di entusiasmo. Io stessa ho ricominciato molte volte e ricominciare mi ha sempre regalato nuova linfa vitale, per questo mi auguro che ognuno che ne senta la necessità trovi la spinta per ricominciare tutte le volte che vuole.
Il tuo precedente libro, “Undici donne nelle pagine di un diario” ha riscosso un ottimo successo piazzandosi tra i primi nella classifica di amazon. Te l’aspettavi?
No, è stata una sorpresa,come è una sorpresa che il mio primo libro “Il peggio è passato e gli ho sorriso” ancora riscuota molta curiosità e moltissimo successo. E’ uno stupore ogni giorno.
Quando hai scritto “Ci Vediamo fuori luogo” hai pensato di dedicarlo a qualcuno in particolare?
Sì, a tutte le persone che si sentono fuori dagli schemi, fuori dai margini, che sentono di non appartenere a nessuna categoria, e desidero che il loro vedersi fuori luogo non sia mai vissuto come senso di inadeguatezza ma, al contrario, come unicità di cui essere orgogliosi.
Qual è il commento che hai già ricevuto su questo libro e che ti ha colpito in modo particolare?
“Ho iniziato a leggerlo e non riuscivo a smettere, poi l’ho finito e avrei cominciato di nuovo”. Questa è una frase che rispecchia tutto l’entusiasmo che speravo di suscitare perché se si ha questa impellenza nel continuare la lettura vuol dire che si stanno vivendo le mie stesse emozioni, quelle che io stessa ho provato e che ho voluto trasmettere, vuol dire che si è vissuto il libro.
Da lettrice, quali sono i libri che hai letto di recente e che ti sono piaciuti di più?
Recentemente ho letto “Il potere delle abitudini” di Charles Duhigg. Quello delle abitudini, di come si formano e di come si possono cambiare, è un argomento che mi interessa molto e che offre gli strumenti per non subire la propria quotidianità costruendola giorno dopo giorno.
Quali sono i tuoi progetti per il nuovo anno?
Far conoscere “Ci vediamo fuori luogo” attraverso idee e progetti stimolanti, scrivere il mio prossimo libro e continuare a scrivere articoli e rubriche per le riviste con cui collaboro. Inoltre continuare a leggere, leggere e ancora leggere, perché solo così si può continuare a crescere.