Un nuovo appuntamento per il Teatro Trianon Viviani e la rassegna Suoni contro muri, ideata da Marisa Laurito, in collaborazione col Museo Madre, che giunge al quinto appuntamento.
Protagonista sarà il nostro futuro immaginato dal cantautore Tommaso Primo. Presentato da Peppe Barra, con il contrappunto delle immagini della fotografa Chiara Pirollo, mercoledì 7 aprile, alle 20, Primo si esibirà in 3103 live streaming, un recital che riprende l’album omonimo che racconta un futuro immaginario. Il numero “3103” rappresenta una data, quella di un ipotetico esodo dell’umanità, in partenza dalla Terra e alla ricerca di nuovi pianeti dove poter condurre la propria esistenza.
Il lavoro è diviso in due aree narrative: quella di matrice terrestre, dedicata a ciò che avviene prima del viaggio, e quella di natura astrale, con avvenimenti successivi alla partenza. Cassiopea è la ballad che fa da spartiacque ai due momenti del racconto.
3103 è un album ironico rispetto ai clichés di cui la società moderna è schiava, deciso nel messaggio ecologista, feroce nella critica al potere. È musicalmente ispirato alla tradizione soul statunitense con sfumature tropicaliste e innesti r‘n’b e rap, il tutto condito da un suono vintage di matrice ‘70-‘80. La poetica nerd si mescola alla tradizione del lessico partenopeo, creando un’originale forma di linguaggio ed espressione artistico-comunicativa.
Ad accompagnare Tommaso Primo nel suo concerto Antonio Esposito, batteria e tastiere, Giuseppe Spinelli, chitarra e tastiere, e Luigi Castiello, basso.
Le dichiarazioni
«Tommaso Primo – afferma Peppe Barra nella sua presentazione di questo concerto – è un ragazzo intelligente, scrive bene, interpreta bene e comunica (finalmente un giovane che comunica e mi emoziona!) e nella sua musica ho trovato un sapore antico, ma nello stesso tempo moderno. Me piace proprio!».
In contrappunto al concerto il lavoro di Chiara Pirollo. Nel 2017 inizia il suo percorso artistico al Centro di Fotografia indipendente che le permette di esporre a Magazzini Fotografici il progetto “Intumus” che si concentra su esperienze visuali sul corpo e la fisicità scattate in analogico. Nel 2019 è stata una degli otto selezionati per “Photo Lab – Laboratorio fotografico” a cura di Antonio Biasiucci, inserito nel progetto “OpenHeArt” proposto dal ministero per i Beni e le Attività culturali, che le ha permesso di esporre il progetto finale “Toilette” a villa Pignatelli. Ha partecipato al progetto fotografico collettivo “Né santi né eroi” a cura di Mario Spada.