Oggi parliamo di 7 Vizi capitali… e non solo, ed ecco che Marina Corazziari festeggia i 32 anni della sua azienda inaugurando lo Spazio Polivalente Art d’or di Bari, una galleria multimediale del made in Italy, un innovativo show room proprio nella sua città, Bari, con l’intenzione di raccontare e valorizzare l’arte, la moda e tutte le forme di artigianato del suo territorio.
Un nuovo spazio espositivo, mostre d’arte, trunk show, un laboratorio con corsi didattici formativi inerenti al mondo della moda, del gioiello, dell’accessorio e dell’arte connessa alla creatività. Dei corners espositivi per creazioni di designers, spazi espositivi per presentare collezioni, un progetto collegato ad altre realtà similari a Roma, Firenze, Milano, Montecarlo, con ampio supporto della comunicazione nazionale ed internazionale. Uno spazio espositivo polivalente nel cuore della città, ubicato nella centralissima Via Melo da Bari, a due isolati da Via Sparano, dal Teatro Petruzzelli, dalla Libreria Feltrinelli e dall’Università, sede anche della Factory, incubatore di nuovi talenti.
7 Vizi capitali… e non solo
La prima mostra che inaugura lo Spazio Art d’Or è la Personale di Guido Corazziari, Architetto, Artista, Docente presso l’Accademia di Belle Arti.
Il percorso espositivo dell’Artista comprende una serie di opere realizzate negli ultimi anni, con le tecniche dell’acrilico su tavola. In esse si riflette la poetica visionaria dell’artista, che scaturisce dall’interdipendenza del tutto in un universo dove ogni cosa ha un’anima e dall’ascolto delle vibrazioni della materia, del legno, della sabbia, dell’acqua. La sua è una pittura apparentemente naïf, ma in realtà nutrita di vasti riferimenti artistici e letterari, dall’astrattismo ed espressionismo mitteleuropeo all’arte murale messicana.
Un insieme di quadri che in forma collettiva danno allo spettatore che varca l’ingresso dello Spazio una sorta di benvenuto in un mondo dove la chiave di lettura spazia in tutta l’esplosiva fantasia do Corazziari. Il suo occhio d’artista sa guardare e ci racconta, come se fosse affacciato a una finestra, del valore simbolico di oggetti, forme, bocche, occhi, andando oltre, proprio per mostrare un messaggio, ironico e scanzonato, per far vedere che la realtà, come diceva Montale, è quella che non si vede.
I suoi sono pensieri che volano nell’aria, immateriali, spinti dal vento, e non per questo meno leggeri, Guido Corazziari si sofferma a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, con ironia ma anche con gioia, si perde in una esplosione di colori azzurri, gialli, aranci accesi dove parole e brani di poesie piovono come dentro un sogno.