A Milano un incontro interculturale con ospite la scrittrice-artista Melanie Francesca, per un evento organizzato dalla designer Hnia Harrati alla Luiss hub con la partecipazione di tantissimi volti noti e delle principali istituzioni, per riflettere sui diritti, sulla parità di genere e l’emancipazione femminile.
Le dichiarazioni
Melanie Francesca in questa sede ha raccontato la sua personale esperienza di donna nel mondo moderno, durante la convention “La libertà della donna e la condivisione della propria esperienza” dichiarando: “Lottiamo per i diritti delle donne, certo, ma nei Paesi del Medioriente come in Cina, in Russia, in Asia anche molti uomini non ne hanno. – ha sottolineato la scrittrice-artista che vive negli Emirati Arabi Uniti – Ci sono più minigonne a Dubai che a Milano. Però, quando io parlo con il mio autista che ha 25 anni e che è nato lì, mi rendo conto che lui non avrà mai il passaporto e che a 60 anni per continuare a lavorare dovrà pagare. Il diritto della donna rientra in una nicchia di diritti che ci spetta solo in Occidente perché in tutto il resto del mondo non è così. In molti Paesi, le donne non hanno istruzione, devono sposarsi da bambine come in India. L’emancipazione passa per la cultura. In Occidente, continuiamo a chiedere l’emancipazione delle donne e poi, su Instagram, proprio le donne sono lì a fare il tutorial del trucco, a mettersi dei tacchi solo per sentirsi femminili. Vogliamo l’emancipazione? Smettiamola di ghettizzarci e cominciamo ad essere persone. La femminilità bella è quella che ci differenzia dall’uomo proprio per quelle caratteristiche animistiche dell’essere madre, per la ricettività, per l’amore incondizionato, la comprensione. Dobbiamo cominciare ad essere femmine! Molto spesso le donne scappano da un abusatore solo per trovare un tiranno peggiore“.
Il punto è chiaro: l’emancipazione deve arrivare attraverso lo studio ma anche attraverso la costruzione interiore di sicurezza e autostima.
Gli altri ospiti presenti e le testimonianze
Alla convention, sono intervenuti tra gli altri anche l’assessore al Lavoro e allo Sviluppo economico Alessia Cappello. La delegata del Sindaco alle Pari opportunità e Politiche di genere Elena Lattuada, oltre a Michelle Francine Ngonmo, fondatrice di Afro Fashion, e a Stefania Bartoccetti, fondatrice di Telefono donna. Tante celebrities, inoltre, hanno voluto portare la loro testimonianza.
Da Striscia la Notizia Rajae Bezzaz, Edoardo Stroppa e Jiuliana Moreira (in foto sopra), il DJ e volto TV D’Anelli. L’iniziativa, grazie al racconto e alle testimonianze dirette di Hnia Harrati, Bouchra Gzouli, Halima Canavese, Eicha Sall, ha voluto mettere al centro del dibattito temi come l’emancipazione femminile ma anche la violenza di genere e le discriminazioni.
Durante l’evento, la designer Harrati, di origine marocchina ha anche esposto e presentato alcune sue creazioni ispirate alla cultura araba. Attraverso le quali vuole lanciare un messaggio di libertà, autonomia, integrazione.