Prima della cerimonia degli Oscar ho ricevuto un sms dal produttore Nicola Giuliano che recitava “PAURAAAAA”. E aveva ragione. Spesso quando le più rosee previsioni fanno sperare al meglio, la delusione si fa cocente.
Ma per fortuna e per merito di tanti questa volta non è andata così. Ha vinto il film per la sua “bellezza” e capacità di farsi capire ed emozionare in tutto il mondo. Ha vinto Paolo Sorrentino con il gruppo dei suoi attori (uno per tutti Tony Servillo) e tecnici (uno per tutti il direttore della fotografia Luca Bigazzi). Hanno vinto i produttori della Indigo Film (Nicola Giuliano e Francesca Cima), che da anni investono con determinazione su autori come Paolo ed esordienti, e che sanno conciliare la propria indipendenza con la forza distributiva di Medusa (ove grazie a Gianpaolo Letta e Mario Spedaletti si continua a sostenere alcuni “cavalli di razza”).
So già che alcuni diranno che una rondine non fa primavera e che ora la politica deve fare il suo dovere. E’ vero. Ma spero si accorgano che questa volta si è fatto quadrato: imprenditori (ANICA), politica (Mibac, Mise e ICE) e sistema di promozione (LUCE-CINECITTA’) nel sostenere anche gli aspetti commerciali della distribuzione all’estero.
Questo sì è un punto da cui non si deve più tornare indietro. Parola di Roberto Ciccutto.