Incontriamo il regista Alessandro Guida in occasione del suo nuovo film, “Maschile plurale”. Un seguito de “Maschile singolare”, un nuovo lavoro più che apprezzato rivolto soprattutto alle nuove generazioni…
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Alessandro Guida. Parliamo del tuo nuovo film…
Il film funziona, si ride molto, ed anche il cast ha un certo richiamo. Abbiamo Michela Giraud, che ha un ruolo non solo comico, e ti dirò, le riesce davvero bene. Il film si chiede se un amore del passato può nuovamente sbocciare e la trama riporta proprio a questo. Nel primo film, difatti, vi era stata una forte passione tra Antonio, Giancarlo Commare, e Luca, interpretato da Gianmarco Saurino. La storia veniva interrotta bruscamente per poi ritrovarsi dopo alcuni anni…
Alessandro sei sempre pronto a guardare avanti, a supportare le nuove generazioni, un vero e proprio regalo per tutti loro..
Sono fiero di avere con me Commare, Saurino e Giraud ma come loro anche altri bravi attori che hanno portato proprio una fascia d’età legata agli adolescenti, che amo particolarmente..
Quali consensi riscontri, di volta in volta, da parte del pubblico?
“Maschile singolare” è costato quasi nulla, senza nemmeno una produzione, ed andare in piattaforma è stato un ottimo risultato. Un film apprezzato, originale, fresco ed è questo il motivo per cui Amazon ci ha proposto di fare un seguito, uscendo così in tantissimi altri paesi. Un successo!
Posso chiederti in base a cosa scegli gli attori presenti nei tuoi lavori?
Abbiamo realizzato dei provini lunghissimi. I primi tre attori erano anche presenti nel primo film, un nostro punto fermo. Andrea Fuorto interpreta Tancredi, il fidanzato di Luca, ed ha realizzato un selftape incredibile, portando tanto di suo. Adoro lasciare spazio agli attori e nel suo caso abbiamo anche trascritto nuovamente alcune battute. Francesco Geghi è anche lui molto bravo, son certo che farà molta strada. Abbiamo anche Nicole Rossi con noi, Claudio Colica, Riccardo Mandolini, Marta Filippi, Mirko Trovato. Attori che provengono da realtà diverse, anche talenti diversi, capaci di saper comunicare bene tra loro.
Pensi possa esserci un seguito?
Vedremo! Non ti nego che riaprire il secondo capitolo è stato complicato, diverso potrebbe essere, invece, per un terzo, eventuale, film. Ci si affeziona ai protagonisti e si ha desiderio di saperne sempre più..
In ultima battuta, quale sogno è ancora chiuso nel tuo cassetto, Alessandro Guida?
Ho tanti sogni nel cassetto ma, se guardiamo sempre alla regia, mi piacerebbe dirigere un thriller. Un qualcosa in cuore poter scombinare le carte, ad un certo punto..