Salvatore Cilia
Salvatore Cilia

Social Moment con Salvatore Cilia

Salvatore Cilia, vocal coach che, in questa intervista ci racconta della sua passione per la musica e per il canto. Dai suoi inizi, fino ai suoi popolari video – della durata di pochi secondi – in cui descrive in maniera attenta e minuziosa, caratteristiche e colori di ogni singolo cantante preso in esame.

Sogno nel cassetto? Per il maestro Cilia, creare una scuola di canto nazionale, in modo da preparare gli artisti per il Teatro, gli studenti di Conservatorio e i professionisti della voce.

Maestro Salvatore Cilia, benvenuto su “La Gazzetta dello Spettacolo. Quando e come ha iniziato il suo percorso nel canto e quando ha deciso di diventare un vocal coach?

Il mio percorso nel canto è iniziato casualmente nel 1999 dopo aver accompagnato al pianoforte una mia amica. Avevo sentito dei suoi studi di canto lirico ma, dopo averla ascoltata, ne sono rimasto totalmente colpito e, non aspettandomi quella bella e potente voce, ho capito che con lo studio si potevano ottenere dei grandi risultati; lei infatti prima cantava con una piccola voce e di poca importanza. Fino a quel momento non amavo l’opera lirica, anzi… L’evento che ha fatto scattare la molla dentro di me è stato il canto dell’Ave Maria di Gounod di un tenore, che intonava con una bellissima voce, potente (senza microfono) e risuonava tra le volte della chiesa. L’indomani mi sono messo alla ricerca di un insegnante di canto lirico: volevo in tutti i modi scoprire qual era la mia voce e potenziarla quanto prima! Dopo qualche anno è stata la volta del Conservatorio, a Ferrara, dove ho preso il diploma di canto lirico a fine 2008. Dal 1999 fino ad oggi non ho mai smesso di studiare, di vocalizzare, di cercare “nuovi modi” per rendere il mio canto più facile e soddisfacente, sia per me che per chi mi avrebbe ascoltato. Ho seguito lezioni di perfezionamento tecnico con diversi insegnanti di spessore, in varie parti d’Italia. Nel corso degli anni ho seguito alcuni cori, nelle diverse sezioni, prima per la parte musicale (studio della partitura) e dopo per la preparazione tecnico-vocale. Ho effettuato diversi concerti a Pistoia, Firenze, Bologna, Ferrara, al Teatro di Palazzolo Acreide, a Notre Dame di Nizza… acquisendo una certa esperienza con il pubblico dal vivo.

L’ho conosciuta attraverso i social, in quanto in pochi secondi, riesce ad analizzare la voce di un artista famoso. Come riesce a farlo in così poco tempo e come nasce questa idea Salvatore Cilia?

Il fatto di riuscire a condensare in pochi secondi le caratteristiche tecniche di un/a cantante dipende dai venti anni di prima, quelli trascorsi ad ascoltare voci, a sbagliare, a studiare e a sperimentare la tecnica vocale sulla mia stessa voce. Di fatto seguo degli schemi, quelli che ci vengono dati dalla nostra natura e che sono stati riconosciuti abbondantemente dalla scienza, anche se l’identificazione vocale non sempre viene “azzeccata” dai foniatri, visto che non dipende solamente dalla forma delle corde vocali o del tratto vocale.

L’identificazione della tipologia di appartenenza di una voce è diventata la mia specialità con le analisi vocali dei cantanti per un motivo ben preciso: conoscere il registro vocale di appartenenza ci dà la mappa esatta di ogni cantante e ci dice quali sono i limiti fisici da non superare, ad esempio nella gestione del cambio di registro vocale, nelle note acute e in quelle gravi.

Se parlo di una “voce tenorile” significa che chi la possiede sarà in grado di avere almeno due ottave di estensione, partendo dal DO2 fino al DO/DO#4, con un cambio di registro da effettuare sul FA#3 e massimo sul SOL#3, ma solo per alcune voci “chiare” e leggere, escludendo il repertorio lirico.

In questo modo, individuato il timbro (insieme alle sue caratteristiche di estensione) di un cantante, sarà facile capire verso quale direzione di studio andare: non bisognerà attendere quattro anni di vocalizzi per capire se potrà cantare il repertorio ad esempio dei Queen (per il rock) oppure di Alfredo Germont, piuttosto che Nemorino, per l’opera lirica.

L’idea nasce proprio dalla suddivisione classica che si fa nel mondo dell’opera lirica che, applicata al canto moderno, diventa come l’interesse composto: capace di moltiplicare le potenzialità di ogni cantante.

Salvatore Cilia nuovi progetti?

Sono davvero felice dell’interesse che sta suscitando il mio metodo tra gli studenti di canto lirico in Conservatorio, ma anche di cantanti pop (professionisti in particolare) e rimango piacevolmente sorpreso dal numero spaventoso di appassionati che si sta avvicinando allo studio della tecnica vocale attraverso il mio metodo. I miei obiettivi sono: rendere comprensibile la tecnica vocale a tutti, trasmettere l’importanza della preparazione prima di salire su un qualunque palco e valorizzare il patrimonio artistico-musicale del Belcanto italiano. Se riuscirò in questo, avrò lasciato la mia goccia nell’Oceano. Nel cassetto ci sta il sogno di creare una scuola di canto nazionale che segua il metodo Voce al Top e venga portata avanti da altri insegnanti, preparando gli artisti per il Teatro, gli studenti di Conservatorio e i professionisti della voce.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

Lascia un commento