A tu per con tu con lo YouTuber Daniele Doesn’t Matter
Daniele Selvitella in arte Daniele Doesn’t Matter, Piemontese, 30 anni, laureato in scienze del design, è tra gli YouTuber più famosi in Italia. Il suo canale con oltre 980 mila iscritti. Irriverente, divertente, ironico e politicamente scorretto, nelle sue clip commenta i fenomeni del Web e descrive episodi della vita quotidiana con il suo particolare e accattivante sarcasmo.
Sono passati 7 anni da quando Daniele Doesn’t Matter ha cominciato a fare semplici video su Youtube. Quante cose sono cambiate in questi anni e come è cambiata la rete?
Sono stato uno dei primi Youtuber in Italia. Insieme ad altri miei colleghi, non eravamo consapevoli del fatto che una passione potesse diventare un mestiere. Non esisteva ancora la parola “Youtuber”. Eravamo creativi. Abbiamo portato l’innovazione in rete. La rete si è evoluta! Se in passato era solo ristretta all’utilizzo da parte dei giovani, ora invece possiamo definirla “globale”. Non ci sono solo più “i più piccoli” a utilizzare i social network e internet, ma anche gli adulti. Grazie a questa “globalizzazione dell’utilizzo della rete”, ora, la figura dello “Youtuber” si è affermata come mestiere.
I pregi e i difetti di Youtube?
Il pregio più grande della rete e di Youtube è la grande visibilità che può dare. In qualsiasi posto siamo, con qualsiasi device ci possiamo collegare a internet e vedere quello che vogliamo. Il difetto è il poco controllo che c’è. Non è un problema di Youtube o della rete in generale – sono solo strumenti – ma è l’uso sbagliato che viene fatto dalle persone che spesso hanno poca coscienza delle proprie azioni e a creano problemi.
I tuoi video hanno sempre un messaggio intrinseco, nascosto. Sei un ottimo “osservatore” di quello che ti accade intorno. Come nasce questo tuo stile? I video che fai, come nascono?
I miei video sono tutti “studiati” e “ricercati”, cerco sempre di metterci delle chiavi di lettura che possono essere comprese in base al tipo di esperienza che ognuno ha vissuto e in base all’età che si ha. Una visione superficiale può divertire il ragazzino allo stesso modo di un mio coetaneo o di una persona più grande. Poi, ci sono le persone che riescono a cogliere il messaggio nascosto che metto in ogni video. Cerco di mantenere un’apertura su ogni tipo di pubblico. Occupandomi di sociologia, mi lascio spesso influenzare da quello che mi accade intorno. Mi piace osservare quello che accade intorno ad ognuno di noi, quindi i miei video possono nascere da una semplice esperienza come quella di andare a fare la spesa o da un viaggio.
Non solo Youtuber, ma sei anche uno speaker radiofonico partendo da RDS fino a radio Kiss Kiss e radio 105. Voce in Radio e volto su Youtube: c’è qualche affinità tra questi due modi di comunicazione?
Sono il conquistatore delle radio. Ho notato varie affinità tra la radio e Youtube. Quando sei in onda e hai potenzialmente il potere e la libertà, come nei video su Youtube, senti di poter dire tutto quello che ti passa per la testa. Poi, fortunatamente, la coscienza e l’intelligenza ti frenano. Come su Youtube l’unico filtro che metto nei programmi è il “buonsenso”. Sono innamorato della radio e continuerò a farla. Alcuni dei ragazzi che mi seguivano in rete ora mi ascoltano in radio, mi mandano le loro domande e quelli che non mi conoscevano e mi stanno conoscendo attraverso la radio, si stanno avvicinando alla rete e ora seguono anche i miei video.
Ti abbiamo visto ospite in questi anni del Roma Web Fest, il festival ideato e diretto da Janet De Nardis, quanto è importante educare i giovani all’utilizzo del web con festival di questo genere?
Festival come il Roma Web Fest sono importantissimi. Partecipo volentieri al Roma Web Fest ogni anno, questo festival è un modo per portare agli occhi di tutti la creatività di chi, come me, utilizza il web ormai “per lavoro” e far vedere i lati positivi della rete a chi ha ancora “paura” a utilizzarla.
E…Buonanotte, è il libro di Daniele Doesn’t Matter che troveremo il libreria dal 5 Settembre. Ci racconti di cosa parla il libro?
E…buonanotte è il mio primo romanzo. Il libro racconta la storia di Luca. Questo ragazzo di 26 anni che ha un pessimo rapporto con il sonno. Per lui, la notte, è una grandissima perdita di tempo. Calcolando le ore di sonno nell’arco di una vita, si vive una media di 50 anni puliti. A Luca, questa cosa, proprio non va giù. Così, riesce a trovare un modo per smettere completamente di dormire senza avere i sintomi della stanchezza. Oltretutto la sua mente subirà una “mutazione” trasformandolo in un tuttologo spocchioso. Non solo, ha tutto il tempo del mondo per leggere libri, guardare film, documentarsi sulle cose… Ma diventerà una sorta di “supereroe” del multitasking. Riuscirà a leggere più di un libro in contemporanea, mentre in TV e sullo smartphone guarderà due film contemporaneamente concentrandosi perfettamente su tutto. Il desiderio di smettere di dormire per avere tempo, intelligenza, amore, sesso e amicizia, lo porterà ad un punto di rottura che lo spingerà ad avere il desiderio inverso: tornare a dormire per recuperare amore, famiglia e amici.
Quanto c’è di Daniele Doesn’t Matter in Luca, il protagonista del tuo romanzo?
In realtà relativamente poco se non nelle esperienze che vive. Il personaggio di Luca è ispirato al mio migliore amico mentre le vicissitudini che capitano a Luca sono lo specchio di alcune scene di vita che ho vissuto personalmente.