Alessandro Cassata. Foto di Gianfranco Rinella
Alessandro Cassata. Foto di Gianfranco Rinella

Alessandro Cassata: le mie mille passioni

Attore, modello, presentatore e tanto di più, Alessandro Cassata. Ha seguito il giusto percorso di studi, frequentando masterclass, laboratori teatrali e quanto altro. Ha preso, inoltre, parte a “L’uomo delle stelle”, di Giuseppe Tornatore, che gli ha aperto le porte del cinema, regalandogli sempre nuove esperienze. Vi parliamo di lui, delle sue mille passioni e del percorso che ancora oggi vive con serenità, con armonia.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Alessandro Cassata. Come stai, come procede il tuo vissuto?

Buongiorno a tutti i lettori de “La Gazzetta dello Spettacolo”. Sto molto bene, soprattutto adesso che la pandemia ci permette di vivere in piena libertà. Le notizie che risalgono alla guerra in Ucraina, invece, portano una grande tristezza nei nostri cuori. Il mio vissuto, ad ogni modo, è ricco di tante belle novità.

Attore, modello, presentatore e molto altro. Come hanno avuto vita queste tue passioni?

La passione per l’ambiente dello spettacolo c’è sempre stata, fin da piccolo. Mi sono avvicinato alla musica, suonando il sax e al teatro iniziando a recitare testi del teatro siciliano. Nino Martoglio, Pirandello, Molière, De Filippo, Machiavelli e non solo. Negli ultimi anni, inoltre, mi sono avvicinato al mondo della presentazione che, a suo modo, mi sta regalando tante soddisfazioni.

Se dovessi scegliere una professione tra tutte, quale pensi possa essere la più adatta a te?

Sicuramente sceglierei di fare l’attore, senza disdegnare il mestiere di presentatore. Ad oggi sono le due passioni che sicuramente sono più adatte a me. Inoltre, non accantonerei mai la pubblicità, altro settore di crescente interesse.

Parliamo di enogastronomia, di vini e quanto altro. Come ti sei formato in questo?

Nel mondo enogastronomico ci sono sempre stato. Il tutto ha avuto vita cominciando a lavorare per alcuni ristoranti e alberghi da quando avevo quattordici anni. Ventidue anni fa, invece, ho cominciato ad insegnare.

Nasci a Palermo, una tra le più belle isole della nostra penisola. Quanto sei legato alla tua terra, alla famiglia, alla tradizione?

La Sicilia, il mare, il cibo e le tradizioni della mia terra sono fondamentali per me. In Sicilia ci sono le mie radici e la mia famiglia, coloro che hanno contribuito a fare in modo che fossi l’uomo che sono oggi.

Cosa ti ha regalato l’esperienza nel film “L’uomo delle stelle”, ad opera di Giuseppe Tornatore?

Quel film mi ha aperto un mondo! Mi ha portato ad accedere all’ambito cinematografico, qualcosa che non mi era ancora chiaro, prima di allora. Da quella esperienza, poi, si sono avvicendate altre collaborazioni, quali Netflix, Sky e molto altro.

Quale ruolo ti piacerebbe poter impersonare in futuro?

Un ruolo che vorrei tanto fare e che ancora non mi è stato proposto, è quello del cattivo. Mi piacerebbe portare in scena un ruolo che possa ispirarsi a Joker.

Chi è Alessandro Cassata nella vita di tutti i giorni?

L’Alessandro di tutti i giorni è un uomo semplice, che ama viaggiare e stare con gli amici sorseggiando un buon calice di vino, godendo del calore della propria casa.

Puoi anticiparci qualcosa sul tuo futuro artistico?

Nel mese di giugno sarò impegnato nella registrazione di un cortometraggio e di una campagna pubblicitaria per la televisione. Successivamente sarò in scena con un musical: Il Gobbo di Notre Dame. In cantiere, però, vi sono altre collaborazioni importanti di cui al momento non posso anticipare nulla.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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