Veronica Gentili a Controcorrente. Foto dal Web
Veronica Gentili a Controcorrente. Foto dal Web

Veronica Gentili: il suo “ControCorrente” cambia look

Dopo un’ininterrotta striscia stagionale durata ben cento giorni a Stasera Italia Weekend (estate, news, weekend e speciale) e l’esordio con “Buoni o Cattivi”, Veronica Gentili la ritroviamo in autunno alla guida di un talk.

Il format a temi prettamente politici e di attualità tutto suo, è “Controcorrente”, prodotto dalla prolifica VideoNews, in onda il sabato e la domenica (quest’ultima in prime time).

La prerogativa del cambiamento scelto da Veronica Gentili: condurre in modo chiaro, con garbo ma deciso!

La conduttrice con “Controcorrente” decide (unitamente agli autori) di tagliare il cordone con il passato, cambia “look” allo studio (prevalentemente dalle tinte blu con scenari istituzionali di fondo), si sposta nella parte opposta del tavolo e – alla domenica sera – si alza in piedi (inusitato per una Lady) per intrattenere i telespettatori moderando con caparbietà tra uno scrittore e un parlamentare, un editorialista e uno medico: “Mi danno dei tempi tecnici, il segreto è costruire la puntata. Lascio liberi i miei interlocutori di darmi suggestioni, ma non di farmi uscire di strada. L’importante è che io mantenga la mia posizione in modo chiaro, con garbo ma deciso“.

Veronica Gentili

Nasce artisticamente sceneggiatrice e attrice diplomandosi alla “Silvio D’Amico” di Roma, debutta nei cinema con Muccino e in teatro con Proietti, poi varca la soglia del giornalismo attorno al 2015, collaborando con “Il Fatto Quotidiano” e presenziando in qualità di opinionista alcune trasmissioni targate sia Mediaset che La7.

Qualche anno nei “ring” e poi la consacrazione come assoluta rivelazione di Rete 4, conducendo i sabati in access e il giorno seguente in entrambe le fasce orarie serali, fino a mezzanotte inoltrata. Nuova generazione e nuova metodologia; dai ritmi metronomici, lo stile pratico, innovativo, scattante, reattivo ove al centro c’è sì, inevitabile, la conoscenza ma anche e soprattutto la dinamicità, e “occhio” a non sbagliare perché, in un settore prettamente maschile, come ella sostiene: “Ti senti doppiamente frustrata: quello che fai è sistematicamente sminuito e tu stessa fai fatica a misurare la tua evoluzione. Sei sempre sotto esame. L’attenzione a orpelli e frivolezze distrae da chi sei e quanto vali“.

Veronica Gentili

Ogni settimana la trattazione è variegata, dalla politica interna agli scenari internazionali, dagli eventi di attualità (pandemia da Covid-19 in primis) alla cronaca nera, ultima in ordine cronologico la questione “festini hard & chemsex”, meglio conosciuta come droga dello stupro. E’ sovente attorniata da colleghi, virologi, politici, saggisti, filosofi con i quali si confronta in maniera paritaria, talvolta entrando anch’essa nei contenuti e talvolta moderando con assoluta caparbietà e tenacia, senza farsi mai mancare quella giusta razione di ironia utile a sdrammatizzare i delicati contesti.

A novembre scorso (12 mesi esatti) è uscita nelle librerie con la sua prima pubblicazione, “Gli Immutabili” per “la nave di Teseo”, una delle case editrici più in voga, fondata, tra gli altri, da Umberto Eco e dall’esuberante Elisabetta Sgarbi. Un diario a metà tra il pubblico e il privato (o meglio l’intimo), che ripercorre con dovizia di particolari la drammatica sequenza dei vari lockdown primaverili, in epoca Conte bis.

Ha iniziato la carriera (da timoniera) nell’aprile 2018, dapprima in partnership con Giuseppe Brindisi e poi in solitaria alternandosi successivamente con Barbara Palombelli. Negli scontri face to face, soprattutto in access, con i diretti competitor (Otto e Mezzo, In Onda e Tg2 post) tiene bene il confronto, nella 7 su 7 iniziata a giugno e conclusasi a settembre lo share le ha dato spesso ragione, così come negli ultimi periodi contro Parenzo e De Gregorio nel weekend, uscendone al 80% imbattuta. E attraente, di bell’aspetto, a Mediaset credono in lei, d’altronde, si sa, i numeri nel circo televisivo contano, e tanto. Persona risoluta, al limite del maniacale, dalla recitazione al piccolo schermo il passo è stato breve, ma non certo poco sudato: “Sono giovane – confessa la Gentili in un’intervista ad Adriana Marmiroli per “La Stampa” – faccio questo lavoro solo da tre anni e mezzo. Ci sta che mi venga chiesto di fare qualche sacrificio. E’ una fase così. E non mi lamento. Sono lieta dei risultato che ho portato a casa“.

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