Faccia a faccia con i coach di LookMaker Academy
Grande successo per il talent LookMaker Academy – L’officina della bellezza, in onda su Sky Uno. Il primo talent- reality, andato in onda dal 16 maggio per tutta la settimana, ha visto come protagonisti 12 concorrenti, aspiranti look-maker. Due coach d’eccezione: Janet De Nardis e Eduardo Tasca; un unico giudice: la fondatrice della LookMaker Academy, Maria Grazia Longhi e tanti stilisti che si sono susseguiti di puntata in puntata.
La vincitrice di questa prima edizione è stata la triestina Antonella Abbondanza. Ma il merito del successo di questo programma va sicuramente dato a Janet De Nardis e Eduardo Tasca, che con personalità e professionalità hanno rappresentato e fatto emergere in tv la loro grande passione per la moda e la bellezza. Janet De Nardis è una giornalista, conduttrice, fondatrice del Roma Web Fest, che con cuore riesce a portare avanti la sua personalità. Eduardo Tasca è un tred setter, uno dei più famosi in Italia e all’estero, che con irriverenza e spontaneità riesce a portare avanti il suo essere. Due coach diversi, il Sole e la Luna, accomunati da una grande professionalità e da un’amicizia forte che li lega da tempo. La Gazzetta dello Spettacolo li ha incontrati, per una lunga intervista.
Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo, Janet ed Eduardo. Si è appena conclusa la prima edizione di LookMaker Academy, dove vi abbiamo visti come coach d’eccezione. Come è andata?
Janet: È stata un’esperienza bellissima sotto molti punti di vista. L’aspetto che più mi ha sorpreso è quello umano: sono stata coinvolta dalle emozioni vissute dai concorrenti. Erano tutti nuovi all’esperienza televisiva e purtroppo questo comporta avere quel tipo di fragilità che rende vulnerabili e spesso fa agire in modo scomposto. Molti non vivevano l’esperienza come un gioco, ma come una vera battaglia. Credo che invece la TV, come ogni altra esperienza non ordinaria debba essere vissuta con disincanto e come un regalo inaspettato, portatore di inusuali emozioni.
Eduardo: Il programma è andato molto bene. Questa idea di fare un format che è una via di mezzo tra talent e reality, mandando in onda gli episodi per tutta la settimana, ha divertito molto. Credo sia stato un programma innovativo. Gli editori ci hanno fatto i complimenti. Ora stanno andando in onda le repliche e questo credo sia un segnale di successo.
Che coach credete di essere stati?
Janet: Credo di essere stata una coach coscienziosa che nella maggior parte dei casi ha saputo guidare la propria squadra. Riguardando le puntate, in questi giorni, ho sicuramente notato che a volte mi sono lasciata trasportare dalle emozioni perdendo di lucidità. Un vero coach, un comandante, deve essere sempre lucido e a volte non deve concedere alla propria squadra di scegliere e fare errori. Bisogna guidare la propria nave in porto con decisione, prendendoci la responsabilità delle nostre azioni. In alcuni casi sarei stata, con dolcezza, più decisa, più ferma. Nel complesso, però, sono soddisfatta. La mia squadra ha vinto perché sono stata amorevole e appassionata, mettendo in gioco la mia esperienza professionale.
Eduardo: I concorrenti mi hanno detto di essere stato presuntuoso e arrogante. A mia coscienza, sento di essere stato un buon coach. Forse mi sono mostrato irritante ma ho voluto, di proposito, mettere i concorrenti sotto pressione perché questo tipo di lavoro ha bisogno di una cupola di tensione. Non bisogna mai sentirsi tranquilli quando si lavora in questo campo.
Che esperienza è stata per voi?
Janet: Di crescita, come ogni singola esperienza della mia vita. Cerco di imparare ogni giorno e lavorare con professionisti, come nel caso della produzione di Look Maker Academy, è sempre stimolante.
Eduardo: Una piacevole esperienza perché mi sono trovato bene con tutto lo staff e con la produzione.
Facendo un bilancio di questa esperienza, cosa credete di aver imparato da questo ruolo?
Janet: Ho imparato ad essere più decisa: meno spazio al cuore e più alla testa… Di cuore abbondo!
Eduardo: Credo di aver imparato ad essere meno disponibile con le persone che non meritano. Ho imparato che il più delle volte dico delle verità e le dico in malo modo, ma non voglio correggere la mia persona e la mia identità!
E dai concorrenti cosa credete invece di aver imparato?
Janet: Tutti possono sorprenderci con un improvviso guizzo di creatività, ma quello che conta più nel risultato finale, oltre alla forte motivazione, è l’equilibrio delle persone.
Eduardo: Non posso dire di aver imparato qualcosa da loro. Non voglio essere cattivo, ma ho visto tanta presunzione. I ragazzi di oggi non voglio sentire e accettare consigli, vogliono andare per la loro strada. Il mio motto è: Bisogna guardare al passato per ottenere un futuro migliore!
E quale valore o insegnamento credete di aver dato a loro come coach e come persona?
Janet: Che bisogna sempre ascoltare chi ha più esperienza, perché non serve alzare la voce per dimostrare di essere credibile.
Eduardo: Nella mia vita per essere arrivato dove sono, mi sono dato molto da fare e ho appreso tanto dalle persone più grandi di me e con più esperienza. Ho avuto grandi chance e fortune e mi sono messo sempre in gioco. In questo programma ho messo a disposizione dei ragazzi quello che ho imparato negli anni.
Janet, Sei stata affiancata da un altro validissimo coach, Eduardo Tasca, come è stato lavorare al suo fianco?
Divertente e stimolante. Voglio molto bene ad Eduardo, ci conosciamo da tantissimi anni e lo stimo, è un grande professionista, anche se folle…, ma la follia è parte del suo talento.
E tu, Eduardo, come ti sei trovato a lavorare accanto ad una professionista come Janet?
Mi sono trovato molto bene con Janet. C’è questo gioco di parti tra di noi: lei è quella dolce, gentile e io sono quello bastardo e se c’è una cosa che non mi piace, la dico senza mezze misure.
C’è un aneddoto divertente accaduto durante LookMaker Academy che volete raccontare ai nostri lettori?
Janet: Ci sono stati molti momenti esilaranti, in particolare quando cercavamo di fare indossare abiti strettissimi alle “clienti”, o quando mancavano accessori che prontamente inventavamo con oggetti d’emergenza.
Eduardo: Ci sono stati vari momenti divertenti. Durante le puntate è uscito spesso fuori il mio essere napoletano. Durante una puntata c’era un giudice che mi contestava spesso, ma improvvisamente mi ha detto: ” Oggi, hai fatto un buon lavoro” ed io ho esclamato in napoletano: ” Assa fa’ a Maronn” cioè ” Finalmente”. Ho voluto giocare molto con il mio dialetto napoletano.
L’unico giudice del talent è stato Maria Grazia Longhi, fondatrice della LookMaker Academy. Con lei come vi siete trovati?
Janet: E’ stato bello scoprire nuove tecniche per valorizzare i corpi delle donne. Maria Grazia è una donna affascinante ed elegante, una figura diversa da quelle che si vedono generalmente nella nostra televisione, e penso che il suo ruolo sia emerso nel modo giusto grazie alla combinazione con i caratteri peperini che abbiamo io ed Eduardo, e viceversa.
Eduardo: Con Maria Grazia ho avuto parecchi scontri durante le puntate, spesso non ci trovavamo d’accordo, perché abbiamo gusti diversi. Ma è una donna che ha un grandissimo pregio: un’ottima proprietà di linguaggio, che quasi le invidio. Maria Grazia è una persona molto perbene e pacata, e voglio sottolinearlo!
Janet, hai progetti lavorativi e sogni nel cassetto di cui vuoi parlarci?
Ho cassettiere molto grandi… Cassetti nuovi appaiono ogni giorno, ma fortunatamente molti si riempiono. Sto lavorando alla prossima edizione del Roma Web Fest che dirigo e che ho avuto il privilegio di fondare. Dal 30 settembre al 2 ottobre, al Museo MAXXI di Roma si svolgerà una delle più rinomate manifestazioni internazionali dedicate alle web serie e ai fashion film e sono ansiosa di vivere quelle giornate. Per il futuro mi auguro un programma tutto mio, dedicato ai prodotti audiovisivi webnativi, alla scoperta di nuovi talenti, al mondo del digital.
E tu, Eduardo?
Ho tantissimi progetti lavorativi. Tra le varie cose, mi occupo della consulenza immagine di moltissime attrici come Tosca D’Aquino, Simona Borioni. A breve ci sarà un grande progetto con l’attrice Giada Desideri e poi collaborerò ancora con Janet De Nardis per il Roma Web Fest, nella sezione fashion. Sono molto impegnato con due eventi benefici che faccio da anni ” Natele dei 100 alberi d’autore” e ” L’arte nell’uovo di Pasqua”, entrambi dell’Associazione Sergio Valente. Il mio sogno è fare Pechino Express, mi piacerebbe mettermi a nudo in un programma per far vedere alle persone la mia personalità. Un altro dei miei sogni è quello di aver finalmente dei riconoscimenti dalla mia Napoli. Sono napoletano e sono orgoglioso di esserlo, ma vorrei che la mia città mi desse delle possibilità professionali concrete, che mi apprezzasse per il mio lavoro.