Presentata ufficialmente la stagione teatrale del Teatro Cilea, con tante novità e soprattutto tante conferme per la stagione 2019/20. Vi raccontiamo del percorso quadrifoglio che vede lo spettacolo di Paolo Caiazzo e Federico Salvatore, quello di Simone Schettino, la magica voce di Valentina Stella e la simpatia di Peppe Iodice.
Le dichiarazioni
Dalle parole di Nando Mormone si legge: “Il nostro cartellone anche quest’anno raddoppia e presenta l’abbonamento quadrifoglio” un programma di quattro spettacoli che si affianca al calendario ufficiale della stagione 2019/2020.
Si alza il sipario su una nuova stagione artistica nel segno del divertimento, della musica e della comicità. Parallelamente, alla nostra stagione ufficiale, anche quest’anno, dopo il successo delle scorse edizioni abbiamo pensato ad un programma di spettacoli rivolti ad un pubblico che possa andare a teatro per trascorrere quale ora di spensieratezza“.
Paolo Caiazzo e Federico Salvatore in Quelle pizze diventano 2 – Azz e Caiazz due caffè senza tazz
Il titolo è un affettuoso omaggio ad una delle frasi storiche della comicità partenopea.
Nel pieno rispetto di quella tradizione, un cantastorie ed un attore, diversamente giovani, mettono la loro maturazione artistica al servizio dello stesso spettacolo.
“C’eravamo noi incontrati per fatale combinazion” sono le prime parole del copione, perchè Paolo e Federico si sono conosciuti, qualche anno fa, lontano dalle tavole del palcoscenico. Hanno così avuto tutto il tempo per sperimentare la loro complicità fino a decidere di portarla in teatro dopo lo show fatto insieme su Rai2.
Lo spettacolo, che si ascrive alla tipologia del teatro canzone, è un viaggio tra cavalli di battaglia e pezzi inediti dei due artisti, che in un gioco di contaminazioni, si divertiranno ad invadere il repertorio dell’altro offredno riflessioni, emozioni e tanto divertimento… in platea e sul palco. Azze Caiazz è l’ennesimo gioco di parole di due napoletani che concepiscono la goliardia come segno indelebile di libertà e come un segno permanente di infantile trasgressione.
Eduardo di loro avrebbe scritto: Uomo e galantuono di cui nessuno può sentire le voci di dentro. Ditegli sempre di sì, perchè sanno benissimo che per loro, come per tutti, gli esami non finiscono mai.
Simone Schettino in Se tocco il fondo sfondo
Per diventare “grandi” è necessario entrare nel “piccolo” schermo?
E’ da questo semplice interrogativo che prende spunto Simone Schettino nel dar vita allo spettacolo “Se tocco il fondo…Sfondo!”, scritto a quattro mani con Vincenzo Coppola. In questo spettacolo il comico partenopeo, affiancato in scena
da 3 attori e 2 ballerine e coadiuvato dalle musiche di Antonio Annona, mantiene inalterata la forza comica e la centralità dei suoi monologhi, scegliendo di contestualizzarli e inserirli anche in un ambito rappresentato e, scenograficamente, riconoscibile: il mondo della televisione.
Un mondo avido e, al tempo stesso, ricco di suggestioni e promesse che attira nella sua orbita Simone, nei panni di un talentuoso ma sconosciuto aspirante comico napoletano, protagonista per una sera della trasmissione televisiva “Uno Qualunque”. Il programma, a metà tra il talent show, il talk e il reality, è un tritacarne che macina uomini e sentimenti. Dosa, sapientemente, crudeltà e buonismo, s’insinua in maniera subdola nel privato degli ignari concorrenti e, quando questo non è sufficientemente degradante, ne costruisce uno fittizio. Tutto va bene pur di conquistare l’audience, persino un’arena mediatica, dove sono sacrificati gli ignari concorrenti e dati in pasto a un pubblico televisivo sempre più vorace e incolto. E’ un gioco al massacro, in cui, suo malgrado, si fa coinvolgere Simone, pur di raggiungere l’ambito contratto messo in palio dalla Rete. “Se tocco il fondo…Sfondo! – spiega Simone Schettino – è la rappresentazione di ciò che, spesso, vediamo in tv, ossia personaggi disposti a tutto, pur di avere un attimo di celebrità. In questo caso però il concorrente del talk show non è consapevole di ciò che hanno architettato gli autori del programma”. Il protagonista accetta di impersonare il peggiore cliché del personaggio cialtrone, furbo e disonesto, prestandosi alle manipolazioni dello spregiudicato ed egocentrico presentatore, che gli cuce addosso un passato fatto di povertà, abbandono e degrado. Se il successo è il premio, la dignità è il prezzo che Simone accetta di pagare, unitamente a quella della sua città, della sua gente, dei suoi amici della sua famiglia. Pur di ”sfondare” è pronto a toccare il fondo. Ma saprà fermarsi prima di “iniziare a scavare”? Lo spettacolo di Simone Schettino non si limita a mettere alla berlina il mondo della televisione, ma anche lo stereotipo culturale napoletano che, nonostante l’avanzare del tempo, rappresenta, per molti, una via d’uscita grandiosa e consolatoria. Il tutto in chiave puramente comica e dissacrante.
Paolo Caiazzo in Jody Beach Party
3 feste in 3 giorni. La musica, la playa, l’inverno, la notte, la festa… Caro Lorenzo Jovanotti è facile fare il party sulla spiaggia in estate, il difficile è fare un party estivo in teatro in inverno.
Peppe Iodice lo sta organizzando e si preannuncia lo spettacolo teatrale meno spettacolo teatrale degli ultimi anni.
Fino ad ora Gino Paoli era riuscito a far entrare “Il cielo in una stanza”, Peppe farà entrare la spiaggia nel teatro ed il clima sarà “caliente” anche in pieno inverno.
Cosa importa se sognavi Puertorico oppure Panarea… ma se restiamo insieme sembra un paradiso anche il Teatro Cilea… E intorno gente che balla, che balla…
Con la musica di Decibel Bellini e con i protagonisti in carne ed ossa delle migliori estati della nostra vita: i Los Locos…e sul bagnasciuga con gli amici di Peppe e con chi quella sera coronerà il proprio “sogno d’amore” ma questa è un’altra storia che scoprirete solo venendo…
Valentina Stella in concerto