Federica Di Cori e Marina Benetti in Due amiche. Foto di Manuela Giusto
Federica Di Cori e Marina Benetti in Due amiche. Foto di Manuela Giusto

Due amiche in scena al Palapartenope

Arriva a Napoli dopo i successi romani, lo spettacolo “Due amiche”, scritto e diretto da Paolo Tommaso Tambasco, di cui sono interpreti le giovani Federica Di Cori e Marina Benetti. Lo spettacolo va in scena nell’ambito della rassegna “Controvento”, che si propone di gettare lo sguardo su nuovi testi, interpreti e modalità espressive Under 35.

Due amiche

Federica Di Cori e Marina Benetti in Due amiche. Foto di Manuela Giusto
Federica Di Cori e Marina Benetti in Due amiche. Foto di Manuela Giusto

E’ la storia di Claudia e Ginevra, un tempo inseparabili. La storia di chi resta e di chi se ne va. La messa a fuoco sui cambiamenti interiori ed esteriori che ci allontanano finché non giungerà l’evento cruciale che tornerà a unirci facendo riavvolgere il nastro del tempo. Cinque anni sono trascorsi da quando le due amiche si sono separate. Dopo cinque anni le persone si trasformano, si riconoscono a fatica. Il tempo, la distanza, gli eventi personali nel frattempo si sono insinuati tra le maglie del rapporto. Che ne sarà del passato? Sopravvivrà l’amicizia al confronto con il cambiamento, con le nuove identità, oppure sarà relegata al tempo della memoria?

Lo spettacolo di Paolo Tommaso Tambasco affronta il tema dell’amicizia mettendone in luce gli aspetti più problematici. Tratta la difficoltà reale di chiamare “eterno” qualcosa che muta a ogni istante come l’essere umano. Cosa bisogna farne del passato? Portarlo con sé rischiando che ci trascini all’indietro o lasciarlo da parte rischiando di dimenticare chi eravamo? Sono le domande che hanno orientato la scrittura dello spettacolo, che si avvale della presenza di Marina Benetti, interprete con all’attivo ruoli in fiction di successo (“RIS ROMA 3”, “Distretto di polizia 9”, “Tutta la verità”), e di Federica Di Cori, formatasi alla scuola di recitazione Teatro Azione e con artisti del panorama teatrale di ricerca come Teatro della Valdoca e Mamadou Dioume.

Le dichiarazioni

«L’amicizia è il sentimento umano più affascinante e misterioso, perché scevro da qualsiasi richiamo all’animalità dell’uomo. Se lo si guarda dal punto di vista dei primi filosofi – spiega Tambasco – la “filìa” (φιλὶα), l’amore per gli antichi greci, è quello non orientatoall’utile o al piacere,ma rivolto al Bene,che Aristotele riconosceva come la forma di amicizia più perfetta, perché “coloro che desiderano il bene dei propri amici sono per loro stessi amici al massimo grado”.

Il testo vuole quindi riscoprire l’autenticità e la verità di questo sentimento, e lo fa in un’epoca, quella attuale, in cui spesso l’amicizia è vista come merce di scambio: la si “chiede” e la si “accetta” e dopo averla utilizzata la si mette da parte, dimenticandosela. L’autenticità del rapporto amicale si ritrova nel momento in cui si ritorna a guardarlo sotto la lente dei suoi pilastri: la parola e il sentimento, elementi che devono rompere il velo di pudicizia che ci pervade e ritornare a sgorgare nella loro primordiale potenza. Lo spettacolo rimarca questa possibilità: l’importanza di tornare a esprimere la verità dei nostri sentimenti in un’epoca in cui, sia per colpa nostra sia a causa della società in cui viviamo, tendiamo a reprimerli».

Paolo Tommaso Tambasco

Nasce a Roma nel 1990. Laureato con lode in filosofia, in campo teatrale frequenta seminari sulla commedia dell’arte tenuti da Fabio Mangolini (2013) e Carlo Boso (2014). Nel 2014 viene selezionato per un esclusivo seminario sull’arte drammatica con il maestro Anatolj Vassiliev sulle Tre Sorelle di Anton Cechov, a Firenze (2013). Nel 2014-2015 frequenta il laboratorio di scrittura comica tenuto da Alessandro Mancini presso l’Accento Teatro a Roma. Dal 2013 al 2015 fa parte del gruppo di drammaturgia “Crisi” fondato da Fausto Paravidino presso il Teatro Valle Occupato e contestualmente entra a far parte del comitato di lettura “Orazio” nato con la finalità di leggere e far conoscere i capolavori della drammaturgia mondiale contemporanea ancora inediti in Italia.

Nel 2016 viene selezionato per il seminario di drammaturgia di Martin Crimp tenuto in occasione della Biennale Teatro a Venezia.Nel 2014 rappresenta in forma di mise en espace la commedia “Convivenze” presso il Teatro Valle. Nel 2015 con il corto “Partire con Lentezza” partecipa al concorso indetto dal CENDIC “Teatro in Provincia”. Nel 2017 partecipa al concorso “Autori nel Cassetto e attori sul comò” con il corto teatrale “Notturno” riscontrando un buon successo di critica e pubblico. Nel 2018 mette in scena il suo primo testo “Due Amiche” il 18 e il 19 aprile presso il Teatro Sala Uno. Spettacolo che verrà replicato la stagione successiva all’interno della Rassegna Over presso il Teatro Argot. Lavora inoltre come assistente alla regia perlo spettacolo “È vero” diretto da Paolo Sassanelli (Teatro Cometa Off 2012), “Una soluzione possibile” regia di Dominick Tambasco (Teatro Spazio Uno, rassegna REP 2012), “Vita di Galileo” regia di Gabriele Lavia (Teatro La Pergola, Firenze, 2015), “La Controra” regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli (Teatro La Pergola 2016).

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