E’ Patrizia Pellegrino ad emozionare con Alcazar
La bellezza, la bravura e la simpatia di Patrizia Pellegrino sono in scena a Roma, al Teatro Manzoni dal 26 gennaio al 21 febbraio. La nota attrice e cantante partenopea, infatti, è la protagonista femminile della commedia Alcazar, al fianco di Gianfranco D’Angelo. Una coppia professionale ormai consolidata, quella tra Patrizia e Gianfranco, che lo scorso anno ha ottenuto un successo strepitoso con la divertentissima piecè Harry ti presento i miei e che quest’anno si cimenta in un’opera divertente ma piena di risvolti teneri e commoventi scritta da Gianni Clementi e diretta da Luca Pizzurro. Ne abbiamo parlato con la stella dello spettacolo, Patrizia Pellegrino…
Patrizia, dopo i grandi consensi di Harry ti presento a miei quali sono le tue aspettative per Alcazar?
Spero prima di tutto che piaccia al pubblico. E’ proprio il pubblico, infatti, la mia più grande fonte di ispirazione per quello che faccio. Il mio scopo è quello di trasnettere emozioni alla platea e se giorno per giorno riuscirò a farlo, allora avrò ottenuto il mio scopo.
La tua sintonia con Gianfranco D’Angelo è evidente. Cosa ne pensi di lui?
Apprezzo tantissimo la sua umanità. Sulla scena, poi, ha dei tempi perfetti, lui è un uomo straordinario che si dà completamente alla sua arte. E’ per questo che mi piace così tanto!
E lui cosa apprezza di te?
Beh, questo dovreste chiederlo a lui…
Come ti sei preparata per la lunga “maratona” di Alcazar?
Io ci ho impiegato un mese e mezzo e insieme al resto del cast circa un mese, per essere al meglio. Ho guardato il film Polvere di Stelle, in modo particolare il ruolo di Monica Vitti che somiglia un po’ al mio in Alcazar. Spero che Monica mi sia idealmente vicina per farmi riuscire ad essere bella e brava quanto lei anche se so che questo sarà impossibile!
Quindi Alcazar si ispira a Polvere di Stelle?
La storia di Alcazar è ambientata in un teatro di terzo ordine, nel periodo della guerra come Polvere di Stelle. Ci sono questi sette attori squattrinati e ognuno di loro nasconde un dramma dietro di sé. E’ uno spettacolo divertente ma anche tosto. Tra l’altro questo è uno dei miei primi ruoli drammatici perchè io ho sempre lavorato più sul campo della commedia, a parte Bivio d’amore di Sandro Mayer in cui mi sono cimentata in una parte drammatica, nella storia di una donna in lotta con i proprio figli.
E fisicamente come ti sei preparata per questo ruolo?
Prima del debutto non ho dormito per otto giorni, ho perso da poco mio padre…Per quanto riguarda lo spettacolo, ho cercato di entrare il più possibile nel personaggio. In tempo di guerra tanta gente ha perso familiari, amici…Comunque se ci pensi bene Alcazar si svolge in un periodo che per certi versi può essere considerato simile a quello che stiamo vivendo attualmente. La paura degli attacchi terroristici, le bombe, quello che è successo a Parigi. Siamo in guerra, quasi come nel ’43…
Quando hai scoperto la tua passione per il teatro dopo una brillante carriera ricca di cinema e televisione?
E’ stato Pietro Garinei a farmela scoprire. Io all’epoca facevo la trasmissione Il Piacere dell’estate quando il maestro mi ha vista e mi ha voluto al Teatro Sistina. Da lì è nata questa maledetta passione per il teatro. La chiamo così perchè il teatro è molto duro, ti toglie tanta energia, ti prende tutto e indietro ti dà ben pochi soldi. Ma è l’unica via se vuoi che la tua carriera possa durare al lungo. Un vero artista si riconosce a teatro, di certo non in tv o al cinema dove puoi ripetere mille volte la tua battuta.
Nel 2004 hai partecipato con grande successo al reality L’Isola dei Famosi che ritornerà su Canale 5 a fine febbraio. Ci darai un’occhiata?
Come no, certo che lo seguirò!