Abbiamo incontrato i WhiteShark, la band di rapper milanesi, che hanno deciso di raccontarsi sul loro presente artistico ed i progetti futuri.
Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo. Chi sono i WhiteShark? Da dove nasce il vostro rapporto con il mondo della musica?
I WhiteShark sono un gruppo composto dai rapper milanesi scave e simoroy. Il nostro rapporto con la musica nasce per l’amore verso il rap italiano e non solo… soprattutto dalla voglia di rivalsa.
Come definire il vostro genere e le vostre scelte musicali in 3 parole?
Noi non facciamo un genere preciso siamo molto versatili, noi la “reputiamo musica”, secondo noi l’importante è fare musica di qualità. Questo è il motivo per cui è difficile descriverlo in tre parole: diciamo che il nostro genere potrebbe essere il WhiteShark.
Parliamo della vostra carriera… gavetta e soprattutto l’esperienza artistica che più vi è rimasta addosso?
Abbiamo fatto molti live importanti, aprendo big della scena italiana, tra cui al Carroponte, il più bello e significativo fino ad oggi.
Che rapporto avete con il mondo dello Spettacolo?
Il rapporto con il mondo dello spettacolo non è tutto rose e fiori come sembra, bisogna usare la testa e fare le scelte giuste.
Che musica ascoltate di solito?
Ascoltiamo di tutto: questo giustifica la nostra versatilità e cambi di mood.
Cosa c’è nei nuovi progetti professionali dopo il Covid-19?
Abbiamo la nostra linea di abbigliamento, mentre per quanto riguarda il campo musicale, ci prepariamo per l’uscita di una hit estiva con collaborazione Latina, per ora non possiamo dire altro.