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KiddKasal: vi canto i miei “Agganci”

KiddKasal è un giovane talento musicale del panorama rap italiano. Nativo di Torino, si è appassionato alla musica da piccolo, specializzandosi nel cantare in francese, da cui prende le origini, per poi dedicarsi al nostro parlato.

“Agganci” è il titolo del suo ultimo singolo, realizzato insieme al tuo torinese, ODT. A soli diciassette anni, KiddKasal è già sulla cresta dell’onda. Vi lasciamo a questa intervista, alle sue parole.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito per la rubrica dedicata ai Talenti del quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo, KiddKasal. Come procede il tuo vissuto?

Procede bene, anche se in questo momento sto tentando di risolvere un problema. Un ragazzo finge di essere me sulla piattaforma Instragram. Approfitto, quindi, di questa intervista per precisare che il mio unico profilo è riconducibile a @kdkasal. Non badate al resto!

Raccontaci di come si è sviluppato questo tuo forte amore per la musica, per il rap, in particolar modo?

Questa passione ha avuto inizio da piccolissimo. Mi appassionai ad un rapper presente all’interno di un talent show, a suo tempo. Ho poi ascoltato solo musica francese, nel corso degli anni, ed un classico come Sfera Ebbasta, per poi avvicinarmi alla musica italiana soltanto nel momento in cui ho deciso di voler cominciare a cantare realmente in italiano.

Nato a Torino ma con origini che ti riportano al Lussemburgo e alla Francia. Tali luoghi hanno influenzato il tuo fare musica, il tuo parlato. Parlaci di tutto ciò..

Ho sempre ascoltato quasi solo rap francese, dunque le mie influenze sono quelle. Cerco di portare tali influenze anche nella drill, regalando ai miei sostenitori un suono più francese e non semplice musica standard, soliti slang e frasi.

Quali artisti hanno ispirato il tuo percorso artistico e con quali di essi ti piacerebbe poter duettare, in futuro?

Sicuramente Mister You e Koba la D, che ai tempi mi hanno portato ad avvicinarmi al rap francese. Ci sono, inoltre, 1pliké140 a fungere da mia grande ispirazione. Si tratta del mio rapper preferito sin dal suo primo album. Una collaborazione con lui mi farebbe davvero felice.

Il tuo ultimo singolo si intitola, “Agganci”. Ti andrebbe di raccontarci di cosa parla?

Il ritornello di “Agganci” riporta alla voglia che hanno le persone di spingersi anche oltre la musica. Spinte che vanno al di là di alcuni fastidi nel vedere un cantante salire di classifica soltanto perché è amico di talune persone e non per reali meriti.

Chi è KiddKasal nel quotidiano e cosa si augura di poter realizzare in futuro?

Ho come unico obiettivo la possibilità di rendere sempre più, con la mia musica. Vorrei poter fare così tanti soldi da non sapere più cosa farci.

Puoi anticiparci altro sul tuo futuro artistico e se ci saranno nuovi live all’orizzonte KiddKasal?

Tornerò presto in tour, questa estate.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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