Giulia Molino
Giulia Molino

Giulia Molino: farsi male per rialzarsi

Amici, il noto programma di Maria De Filippi, le ha garantito la possibilità di poter avere una carriera in musica: incontriamo così Giulia Molino.

Segnata dall’uscita di un precedente album, “Va tutto bene”. Giulia Molino, oggi, ci presenta il suo nuovo singolo, “Come le rockstar” e ci parla dei suoi trascorsi, della sua vita, del suo futuro… in musica.

Ecco dove potete trovare album e singolo di Giulia:

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo a Giulia Molino. Come stai, come procede il tuo vissuto?

Procede nel migliore dei modi, per fortuna! Sto sfruttando questo periodo di fermo, seppure nelle quinte vi sia tanta progressione.

Raccontaci di come è nato il tuo ultimo singolo, “Come le rockstar”?

Nasce in un pomeriggio in cui ho avuto bisogno di affrontare quella tale tematica. Accendo il computer, comincio a scrivere, ne abbozzo la melodia e telefono al mio producer, Manuel. Corro in studio e, nel giro di sole quarantotto ore, nasce “Come le rockstar”, proprio lo scorso anno.

Giulia Molino nel video Come le rockstar
Giulia Molino nel video di “Come le rockstar”.

Viviamo un periodo particolare, caratterizzato da un virus inaspettato. Come affronti tutto ciò e quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto?

Lo affronto continuando a perseguire la mia passione, con l’impegno di sempre. Viviamo un qualcosa che, purtroppo, è più grande di noi. Ad ogni modo, sono felice di poter affrontare i miei giorni senza alcuna paura, dalla pandemia in poi, insorta quando ero nel programma, “Amici”. Ho dovuto, dunque, trovare la forza, la necessità, di trovare la mia luce. Non avevo altra scelta!

Nel 2020 hai preso parte al noto programma di Maria De Filippi, “Amici”. Che esperienza è stata?

Si è trattato di un’esperienza formativa, senza alcun dubbio, più a livello personale che artistico. Una palestra di vita enorme, che ti fa capire che c’è molto da dare e che posso farcela, che sono abbastanza.

Cosa non ripeteresti, di quell’esperienza?

Tutto ciò che ho fatto all’interno della scuola mi è servito. Penso sia quasi obbligatorio cadere, sbagliare, rialzarsi e farsi male, per poter poi imparare.

Cosa ti ha portato la successiva uscita dal programma?

Purtroppo è accaduto che mi sono state annullate tante date legate ad instore e concerti, sempre a causa della pandemia. Tralasciando ciò, sono andata a vivere da sola ed ho riflettuto molto sulle critiche che mi sono state rivolte, legate alla mancanza di un’identità musicale, lavorando molto su me stessa, su ciò che voglio essere.

Il singolo, “Le domeniche di maggio”, ha riscosso grande successo. Come te lo spieghi?

Credo che le persone siano legate a me per via del mio essere molto esplicita nell’esprimere sentimenti e debolezze, nell’essere molto “napoletana”, ecco. Pezzi come, “Le domeniche di maggio”, ti portano inevitabilmente a sorridere, a sperare in cose sempre belle. Credo sia questo il segreto.

Che rapporto ha Giulia Molino, con i tuoi sostenitori?

Ci unisce un rapporto molto profondo, basato sulla vicinanza, su qualcosa di davvero reale. Mi rende felice ricevere lettere da parte di tutti loro, messaggi o semplici e-mail. Il fatto che loro ci siano, sin dall’inizio, mi regala la giusta carica e voglia di continuare a perseguire questo percorso.

Chi è oggi Giulia Molino e cosa sogna di poter realizzare?

Giulia è una ragazza che non ha mai smesso di credere che questa passione potesse diventare un vero e proprio lavoro, benché per me più che un lavoro è un grande amore, qualcosa che mi fa stare bene, mi fa sentire leggera. La possibilità di essere ad “Amici”, anni fa, ha rappresentato un vero sogno. Mi auguro, un domani, di poter prendere parte al Festival di Sanremo. Ci sarà tempo per provarci ma, ad ogni modo, mi auguro di poter vivere di musica sino all’ultimo dei miei giorni.

Progetti futuri?

Oltre al nuovo album, sto dedicandomi ad un programma TV insieme a Daniele Cabras, un caro amico. Sto, tra l’altro, occupandomi di un altro tipo di scrittura, perché ho bisogno di parlare di una tematica vissuta in prima persona. Più in là, non appena sarà possibile, saprò anticiparvi altro.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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