Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini
Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini

Wanda Fisher: è lei la voce di Favolosa

Wanda Fisher si racconta in esclusiva ai nostri microfoni. In questa intervista la famosa cantante italo-americana di Favolosa e Vita da vip affronta tanti argomenti: dai momenti più esaltanti e belli della sua carriera a chi non sopporta del mondo dello spettacolo italiano, da cosa la ferisce di più a cosa invece la rende orgogliosa di quello che fa, dal suo rapporto con il fashion designer dei vip e stylist tv Andrea Ubbiali alla sua opinione su un’altra sua grande amica, la celebre conduttrice tv Barbara d’Urso.

Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini
Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini

Benvenuta Wanda Fisher su La Gazzetta dello Spettacolo. Quali sono stati i momenti più esaltanti e belli della sua carriera?

Ce ne sono più di uno. L’incontro con Battisti, dove, nella canzone “Il mio canto libero”, sono l’interprete della voce femminile. Un altro incontro importante nella mia carriera musicale è stato quello con Mina. Nell’ultima sua tournée ho avuto il privilegio di farle da corista. Oltre a questi due grandi della musica italiana, altre importanti collaborazioni le ho avute anche con Vasco, Cristiano Malgioglio, Iva Zanicchi, Adriano Celentano, Raffaella Carrà e Miguel Bosè, per il quale conserverò sempre un piacevole ricordo, e tanti altri…

Chi o cosa non sopporta del mondo dello spettacolo italiano?

La superficialità, l’ipocrisia e l’invidia. Così come in tutti i posti di lavoro, anch’io ho avuto modo di incontrare persone fantastiche che mi hanno supportato nel percorso artistico, ma proseguendo con la mia carriera mi sono resa conto, che per raggiungere certi obiettivi, molti preferiscono intraprendere la via più facile, andando oltre quelli che ritenevo sani principi di collaborazione, sostegno e conseguente condivisione, che a mio parere dovrebbero essere gli ingredienti fondamentali per un rapporto di lavoro ottimale.

Cosa la ferisce di più e cosa invece la rende orgogliosa di quello che fa?

L’ingiustizia e la poca considerazione. Per esperienza ho capito che per quanto si possa studiare e faticare al fine di trasformare il proprio talento in bravura, in Italia non esiste più la meritocrazia in quanto tutto è incentrato su concetti di bellezza, stereotipi e popolarità estremizzati, indipendentemente dal proprio bagaglio artistico.

Si può diventare cantante per caso?

Credo di no. Per quanto si possa avere la fortuna di nascere con un grande talento come il canto, ci vuole sempre una buona base di studio. Lo studio ti dà certezza nonché gli strumenti necessari per affinare ciò che la vita ti ha regalato perché non c’è niente di più bello di investire il proprio tempo per eccellere nella propria passione, a maggior ragione se questa passione si trasforma nel tuo lavoro.

Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini
Wanda Fisher. Foto di Marco Piraccini

Sei molto apprezzata dagli stilisti, tra cui il fashion designer dei vip e stylist tv Andrea Ubbiali. Il vostro è un bellissimo e forte rapporto di amicizia… ce ne vorrebbe parlare?

Adoro Andrea Ubbiali. È fantastico, un persona squisita che stimo moltissimo. La nostra amicizia è nata in occasione della realizzazione del videoclip di “Favolosa”. Andrea gestisce il mio look in ogni occasione, prendendosi cura della mia immagine con molta attenzione e la sua creatività non ha confini.

Qual è la sua opinione su un’altra sua grande amica, Barbara d’Urso?

Ho sempre considerato Barbara d’Urso una grande conduttrice, una vera professionista a 360°. Amo Barbarella e penso che la cosa sia reciproca. Devo ammettere che mi manca tantissimo.

Che cosa pensa di coloro che inventano finti scoop o love story costruite a tavolino per finire sui giornali di cronaca rosa e in tv?

Molto squallido il tutto, evidentemente sono persone senza talento e soprattutto senza personalità.

Una cosa che ha voglia di raccontare e che non le ho chiesto?

Sì, vorrei dire chiaramente che nel nostro settore artistico ci sono sempre i privilegiati, parliamo di quei famosi “Vip” onnipresenti in tv perché raccomandati. Tutto ciò non lo trovo assolutamente giusto. Non è cambiato niente, questo mi intristisce molto. Dopo due anni di epidemia stiamo cercando di riprenderci, ma sono sempre gli stessi purtroppo ad avere la meglio.

Autore: Domenico Giampetruzzi

Giornalista web, addetto stampa e formatore appassionato di spettacolo, tv, moda, calcio, lifestyle, cronaca rosa e nera, cinema e attualità. Dal 2010 sono iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Puglia.

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