Dodi Battaglia live. Foto di Domenico Fuggiano
Dodi Battaglia live. Foto di Domenico Fuggiano

Dodi Battaglia e i 50 anni di carriera

Dodi Battaglia chitarrista conosciuto a livello internazionale e sempre pronto a salire sui palchi di tutta Italia da solo e con i Pooh, nel 2018 segna 50 anni di onorata carriera.

Dodi Battaglia live. Foto di Domenico Fuggiano
Dodi Battaglia live. Foto di Domenico Fuggiano

Arriva così per lui il nuovo tour dal titolo “Perle – Mondi senza età”, una serie di concerti grazie ai quali porta sul palco quelle canzoni dei Pooh che non venivano proposte spesso live, quelle perle che sono rimaste nei cuori delle persone per anni.

Dopo il grande successo della prima data a Montecatini Terme (PT), i prossimi appuntamenti sono: il 17 novembre al Teatro Cilea a Napoli, il 10 dicembre al Teatro Nazionale a Milano, il 28 dicembre al Teatro Comunale di Bolzano, il 25 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 26 gennaio al Teatro Nuovo di Verona, il 2 febbraio al Teatro Nuovo di Torino, l’8 febbraio al Teatro Corso di Mestre (VE), il 14 febbraio al Teatro Politeama di Genova, il 15 febbraio al Teatro Celebrazioni di Bologna, il 16 marzo al Teatro Bobbio di Trieste e il 22 marzo al Teatro delle Muse di Ancona.

Per questo tour, Dodi Battaglia ha scelto i teatri, luogo privilegiato dove fare musica per l’acustica perfetta e la solennità di un pubblico che può così riscoprire canzoni storiche rimaste per troppo tempo rinchiuse in un cd o in un vinile, come “Io in una storia” (Alessandra, 1972), “Classe ’58” (Boomerang, 1978) e “Senza musica e senza parole” (Musicadentro, 1994).

Le dichiarazioni

Dodi Battaglia racconta: “Perle – Mondi senza età è un progetto musicale che parte da lontano: dal desiderio di condividere un percorso artistico importante, durato una intera vita. Per la precisione, dal giugno del 1968 in cui venni arruolato come chitarrista dei Pooh fino al dicembre del 2016, quando fu decretata la fine del gruppo. Un progetto musicale che desidera portare negli giusti spazi la poetica di Valerio Negrini e di Stefano D’Orazio e la musica dei Pooh, per riscoprire insieme quei brani cui solo l’ambiente intimo e ricercato di un teatro può dare il giusto scenario e dimensione“.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento