O Rom al Lanificio 25

La musica multietnica degli O Rom al Lanificio 25

Il Lanificio 25 apre i battenti alle sonorità dell’Europa dell’Est: venerdì 6 dicembre a concerto gli O Rom, eterogenea formazione dalle origini miste, a cavallo tra Napoli e la Romania, che porterà nello storico locale di Porta Capuana la sua musica, frutto della fusione tra le tradizioni sonore dei rispettivi paesi con incursioni nel mondo rom.

O Rom al Lanificio 25

La serata, prodotta da Subcava Sonora e Guacamole, proseguirà dopo il concerto con la selezione musicale Balkan Brat di PocioDj.

‘O Rom (Fonte Pagina Facebook)

Gli O Rom nascono nel 2008 da un idea di Carmine Guarracino e Carmine D’Aniello, due musicisti napoletani con diverse esperienze nella world music. Nasce così il primo e più longevo esperimento di fusione tra musiche tradizionali dell’Italia Meridionale, musiche balcaniche e di tradizione rom, un vero e proprio progetto di integrazione che prova ad attirare l’attenzione sul tema della discriminazione e dei pregiudizi. Un percorso musicale che negli anni ha visto farne parte diversi musicisti di etnia Rom e di nazionalità Rumena, tra cui Ilie Pipica (violino), Nelu Tita (fisarmonica), Doru Zamfir (fisarmonica), Ilie Zbanghiu (contrabbasso), Costel Lautaru (fisarmonica), Valentin Lautaru (contrabbasso). Ne è scaturita una miscela di sonorità originale, suggestiva ed esplosiva!

Nel 2012 gli ‘o Rom hanno pubblicato il loro primo lavoro discografico, “Vacanze Romanes” (Terre in Moto), che è un vero e proprio live in studio, senza soluzioni di continuità tra un brano e l’altro, per restituire all’ascoltatore la freschezza e la visceralità delle inconfondibili performance della band. Un’avventura tra Campania, Est europeo e Mediterraneo: 11 pezzi vorticosi e raffinati, con reminiscenze swing, gipsy e manouche.

Gli ‘o Rom hanno collaborato con: Agusevi Dzambo Orchestra, Jovica Jovic, Daniele Sepe, Irene Lungo (Opa Cupa), Claudio Cavallo (Mascarimirì), Pietrarsa&Mimmo Maglionico, ‘o Lione, Veko Alimovic, Olga Balan.

Napoli, Milano, Roma, Firenze, Lecce, Perugia, Venezia, Trento, Bressanone (Bz), Barletta, Matera, Caserta, Avellino, sono alcune tra le piazze italiane in cui gli ‘o Rom hanno esportato la propria musica.

Gli ‘o Rom propongono un concerto ideale per ogni tipo di piazza o evento, della durata di 90 minuti, con brani di tradizione Gipsy e Balcanica, che si alternano, si intrecciano e si fondono con le melodie e i ritmi della tradizione Napoletana e dell’Italia meridionale.

Un live in cui il linguaggio Zigano della Fisarmonica, si fonde con le melodie partenopee ed i suoni Mediterranei dei tamburi a cornice, la chitarra Manouche accompagna i melismi di un canto ricco di contaminazioni, i tempi dispari si alternano a rumbe zigane e ritmi in levare.

Un’esibizione che vede il suo fulcro nella contaminazione: da un lato, il sodalizio di retaggi e patrimoni artistico-culturali diversi eppure capaci di fondersi; dall’altro, l’intento di un’integrazione a 360 gradi che prova a combattere ogni forma di discriminazione nei confronti dei Rom proprio attraverso la diffusione della loro musica.

È un concerto per chi non vive nella paura, per chi ha voglia di ballare nelle piazze, per chi vuole sudare, ridere e amare tutta la notte.

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Redazione Giornalistica

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