Intervista al Piotta sul nuovo disco: Nemici

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Il ritorno di Piotta, con il suo ottavo disco: perchè Nemici?

Ho scelto questo titolo perchè rappresenta una sorta di provocazione al contrario nel senso che sono i talent in realtà che, nel mondo della musica, rappresentano una provocazione in quanto da ormai 15 anni fanno incetta di potenziali artisti, una fabbrica di frustrati, di persone, cioè, che forse con il dovuto tempo, studio e passione, sarebbero potuti diventare artisti nel vero senso della parola, maturando nel giusto modo, senza essere prodotti così velocemente, con un ricambio talmente veloce che in realtà se ci pensi è lento, in quanto alla fine non ti ricordi più di loro, ma solo di numerose dirette televisive, grandi scenografie, grandi cover, ma alla fine si tratta solo di un karaoke, poichè l’arte non punta alla perfezione ma alla comunicazione, e quel che si produce dai talent è musicalmente senza anima…

Mix di rock, pop e reggae, in un’esplosione di suoni: quanto è importante per te dare vita ad un’opera che sia differente dalla produzione delle massa?

Io sono arrivato a questo mix di suoni nel corso del tempo, non è che sono nato così: ci sono arrivato ascoltando la musica, suonandola in studio, ma soprattutto dal vivo, mettendo insieme i generi con i quali io stesso sono cresciuto, sostanzialmeente il rap e il reggae, fino a giungere al rock che ho scoperto negli ultimi dieci anni…

Molte collaborazioni importanti, in questo disco: com è andata?

E’ andata bene, tutte collaborazioni nate in base alla qualità artistica ed umana, e non per motivi di marketing o di interesse economico oppure per ragioni contrattuali, nel pieno rispetto reciproco, parliamo di artisti che hanno fatto la storia della music, come Afrika Bambaataa, i Modena City Ramblers, ma anche gli amici di sempre, come Brusco, ad esempio: tutti quanti uniti dallo stesso modo di vivere la musica , ovvero con passione, dedizione ed umiltà…

Kitty è il nuovo singolo estratto da Nemici, album uscito ad Aprile 2015, Kitty ci sfida incurante mostrandoci il dito medio: chi è Kitty?

Kitty è un aforisma molto usato a Roma, io l’ho usato, in realtà, in modo più mitigato, affinchè potesse adattarsi ad una canzone e ad un videoclip, Kitty rappresenta la contrazione di kittisinkula che come dice Zerocalcare è più chiaro di mille concetti e di mille parole, e a Roma rappresenta appunto quasi un intercalare, molto usato… Io faccio quello che faccio da sempre, non mi interessa di piacere a tutti, mi interessa, piuttosto, stabilire con chi mi ascolta un rapporto artistico ed umano che sia alla pari, non un rapporto piramidale, dunque, in cui ci si erga a maestri, ma un rapporto di tipo orizzontale, perchè la vita è confronto…

Sei stato il precursore del rap negli anni novanta: cosa è cambiato musicalmente, a tuo avviso, da allora ad oggi? Cosa ne è stato del supercafone?

Il supercafone sta benissimo, è infatti pienamente espresso nelo stesso concetto di kittisinkula, ho fatto hip hop da sempre, da quando ci cacciavano dalle radio, e non tutti purtroppo all’epoca hanno compreso che le donnine, lo champagne della canzone e del video non erano altro che una presa in giro dell’hip hop americano di allora, di tanto hip hop becereo che purtroppo oggi si produce anche in Italia…

Moltissimi live, nel corso degli anni: qual è il rapporto che hai con i tuo pubblico?

E’ un rapporto bellissimo, più bello che mai in questi ultimi anni, adesso che ho capito perfettamente chi sono e soprattutto che cosa voglio, dove voglio arrivare, il mio suono, il mio contenuto, anche perchè il mio pubblico è ora più compatto: è oggi, infatti, che viene meglio fuori quello che sono, sia come artista che come uomo…

Cantante, musicista e produttore: parliamo di quest’ultima tua attività, piuttosto recente…

In realtà non è poi così recente: esiste infatti già dal 2005 e si concentra perlopiù in ambito urban, con il pop e il reggae, per l’appunto, e potete scoprire tutti gli artisti sul sito www.lagrandeonda.com

In questo periodo vanno fortissimo, ad esempio, gli Innacantina, un gruppo reggae romano che ha fatto oltre 40 live quest’estate e il cui disco è uscito di recente e si intitola Piano terra, poi per il rap c’è Debbit, un artista straordinario, che ha partecipato all’ MTV Spit dove si è rivelato un vero campione di freestyle, e di cui a gennaio 2016 uscirà l’album..

Piotta, creatore di una collana per scrittori e a sua volta scrittore: parlaci del tuo rapporto con la scrittura….

Il mio principale rapporto è con la lettura, sono nfatti più che convinto che un libro letto renda libero chi lo legge, i miei mi hanno insegnato a leggere e mi hanno fatto apprezzare l’importanza non strettamente culturale bensì quella emotiva della letteratura: è del 2006 primo libro, poi è arrivato Troppo avanti, ed ora chissà: non posso svelarti troppo, però…

Hai fatto radio per anni: ti ricordiamo in particolar modo per il tuo radio show a base di rap e reggae che hai condotto su Radio Città Futura…. Il tuo rapporto con la radio…

Bello pure quello, ho fatto anche Radio2, anche esperienze radiofoniche fugaci ma comunque significative: come avrai intuito sono una persona decisamente versatile, amo comunicare, amo usare la parola e declinarla in tutti i modi possibili, e questo può avvenire nello scrivere, nel cantare in rima, oppure nell’esprimermi in radio, come può avvenire anche in teatro: è di un anno fa, infatti, la mia bellissima esperienza con il giudice Gherardo Colombo nello spettacolo che si intitola Freedom… Tutto questo perchè, a mio avviso, non esistono limiti nè barriere per la comunicazione…

I progetti di Piotta per il futuro prossimo, libro a parte…

Per l’anno prossimo, oltre al libro, come avete intuito, ci sarà ancora teatro, perchè mi è molto piaciuto, e poi, naturalmente, oltre alla produzione di altri artisti, ci sarà anche la produzione artistica di me stesso, indispensabile per me e vera e propria condizione sine qua non…

Siamo in chiusura, Piotta, grazie per essere stato con noi: prima di salutarci, lascia un messaggio per i nostri lettori…

Il mio messaggio per voi è questo: un saluto e un bacio da Tommaso, alias Piotta, dalla capitale…

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