The-Cookers

Summer Live Tones 2015: il programma

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L’associazione culturale Live Tones Napoli Party, con presidente Alberto Bruno, partecipa con il “Summer Live Tones 2015” (concerti jazz) alle manifestazioni che l’ Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli ha programmato per “Estate a Napoli 2015 “.

Siamo alla IV edizione della rassegna jazz che non poteva mancare all’appuntamento dell’estate napoletana; Alberto Bruno, direttore artistico e Presidente del Live Tones Associazione Culturale, produce una rassegna di altissima qualità proponendo progetti mai presentati a Napoli e presentando musicisti che salgono per la prima volta sul palco di questa città come è nel caso del concerto di apertura della rassegna: The Cookers il 20 luglio con Billy Harper sax tenore, Donald Harrison sax alto, Eddie Henderson tromba , Dan Weiss tromba, Denny Grissett pianoforte, Cecil McBee basso,Billy Hart batteria.

Dopo sette anni insieme, The Cookers, formazione che “incarna perfettamente il duro impegno che è occorso a questi leggendari musicisti per prosperare sulla scena di New York circa quattro decenni fa” questi venerati e leggendari improvvisatori riescono, ove fosse possibile, ad accrescere il loro già spettacolare livello artistico, grazie ad un’offerta fresca, stimolante, di confine..
Non si può certo affermare che i componenti dei The Cookers manchino d’esperienza; in totale il gruppo conta oltre 250 anni di esperienza nel mondo del jazz, ed ha partecipato a più di 1.000 registrazioni. Billy Harper, Cecil McBee, Denny Grissett, Eddie Henderson e Billy Hart, ciascuno di loro bandleader per diritto acquisito, prosperarono in un periodo d’incredibile vivacità jazzistica, ovvero quello collocato a metà degli anni ’60.
Nelle loro sonorità si possono assaporare i decenni di vita e di musica che questi cavalli di razza hanno collezionato in formazioni di maestri del jazz assoluti come Lee Morgan, Herbie Hancock, Charles Lloyd, Max Roach, Art Blakey e molti altri. Si può anche ammirare il loro approccio “take-no-prisoners”, per cui la band è diventata famosa in tutto il mondo, coniugato ad una profonda raffinatezza melodica e armonica. In aggiunta ai grandi nomi sopra citati, già da tempo David Weiss e il sassofonista Donald Harrison, che provengono da una generazione successiva, riescono ad abbinare, con una notevole dose di aplomb, quella stessa passione ed intensità, in modo da reggere la sfida con questi “musician’s musicians”.

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Redazione Giornalistica