Il popolo dei fans del GDS si è stretto, il 17 maggio, intorno al gruppo che ha festeggiato quest’ anno i suoi primi quarant’ anni di musica alla Feltrinelli di Piazza de’ Martiri- Napoli, per la presentazione del libro che li racconta e che racconta la storia di almeno due generazioni attraverso (e non poteva essere diversamente) nove tracce, che danno la stura ai ricordi, agli aneddotti, ai saluti per chi ci ha lasciato senza noiose pretese enciclopediche.
“Quella sera che inventai il tuo nome” è il verso di una delle più note canzoni del gruppo, quella “Miele” che nel 1977 arrivò in un Festival di Sanremo che quell’ anno era veramente in la minore ed è opera dell’ indiscutibile capacità di Carmine Aymone di lasciar fluire i ricordi -suoi e degli altri- con una levità che rende la lettura scorrevole e avvincente, oltre che storiograficamente corretta. La scrittura di taglio giornalistico e la cultura del docente di Storia del rock e Storia del jazz riescono a trovare sempre un eccellente equilibrio nelle opere che portano la sua firma. Il libro è corredato di splendide foto e di un CD che ripercorre -grazie all’ oculata scelta dei brani- la carriera del Giardino dei Semplici partendo da brani come “Argento vivo” e “I love you” fino alla cover dei Beatles “Across the universe”, eseguita anche dal vivo alla presentazione del libro con le loro inconfondibili voci in falsetto, cifra stilistica del complesso e segno distintivo di tutta un’ epoca. La presenza di Carmine Aymone e di Gaetano Gaudiero hanno permesso al pubblico presente di sorridere ma anche di riflettere sui molteplici cambiamenti avvenuti nell’ industria discografica da quando i quattro giovanotti (della precedente formazione con Gianni Averardi) hanno cominciato a suonare vendendo 4 milioni di dischi, mentre oggi bastano 50.000 copie per un disco di platino. Come boe in mezzo al mare, le canzoni del GDS hanno rappresentato un punto ben preciso della vicenda di chi ascolta ma anche di chi fa musica, e l’ argento vivo che hanno addosso ci fan ben sperare per i prossimi quarant’ anni.
Per chi avesse mancato l’ occasione di partecipare alla festa tenutasi all’ auditorium Scarlatti, la registrazione andrà in onda a breve sui canali Rai.