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Sfilata Chanel Métiers d’art ispirata alle attrici francesi ed al cinema italiano

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Si è svolta ieri a Roma nei noti studi di Cinecittà la sfilata di presentazione della nuova collezione CHANEL Métiers d’art ispirata alle attrici francesi ed al cinema italiano “Paris in Rome 2015/16“.

Prima di assistere alla sfilata, gli invitati hanno partecipato a un cocktail nello scenario della Roma Antica e hanno potuto scoprire Once and forever, l’ultimo film di Karl Lagerfeld con Kristen Stewart e Geraldine Chaplin, presenti alla sfilata, proiettato su uno schermo gigante nella Piscina, uno dei set cinematografici più importanti di Cinecittà.

All’evento hanno partecipato le ambasciatrici di CHANEL Kristen Stewart, Anna Mouglalis e Zhou Xun, le attrici Rooney Mara, Geraldine Chaplin, Clotilde Hesme, Ludivine Sagnier, Kasia Smutniak, Alessandra Mastronardi, Valeria Bilello, Matilde Gioli e S.A.R. la Principessa di Hannover.

All’interno del Teatro N°5, lo studio preferito di Federico Fellini, Karl Lagerfeld ha immaginato una Parigi di altri tempi, ricreando l’atmosfera della capitale e i suoi quartieri animati. In questo scenario in bianco e nero, che ricorda quelli di Alexandre Trauner, celebre scenografo di Marcel Carné, e sulle note del pianoforte dell’artista Christophe Chassol, le modelle dallo sguardo sfumato sono uscite una ad una dalla stazione della metro Rome, sulla linea 5, indossando sabot bicolori o sandali perlati.

Lo stile della collezione abbina i colori di fine autunno a Roma ai colori simbolo di CHANEL: Il beige, crema, grigio, nero e blu oltremare si arricchiscono di una palette di marrone, ocra, varie tonalità di arancione e cappuccino. Tweed, mohair o lana bouclée, cachemire, pelle, jersey, velluto, pizzo, crêpe di seta, mussola e georgette compongono un ampio guardaroba dall’eleganza tipicamente parigina, ma con un tocco di glamour all’italiana. Il tailleur iconico si riveste di una “galon pellicule” e si declina come abito trompe-l’oeil o in versione tre pezzi: giacca, gonna dritta e pantalone a sigaretta. Gli abiti in tweed al ginocchio e le gonne midi sono avvolti in piccole mantelle. In questo guardaroba italo-francese la seta plissée e le piume che ornano abiti, gonne, camicette e fodere di cappotti sono decorate da motivi che ricordano i marmi romani e arricchite da ricami a “farfalla”. Per la sera, la silhouette è ultra-femminile e di un’eleganza assoluta.

Come vestaglie in pizzo ricamato di tulle, fodere di velluto plissé o camicie da notte in crêpe georgette e guipure, gli abiti sono infinitamente delicati.

Al termine della sfilata, le boutique, i negozi, i ristoranti e i caffè hanno animato la serata. Gli invitati, comparse e modelle sono diventati allora i protagonisti di un film in bianco e nero sulle note di cantanti liriche e di strada. La serata si è chiusa infine con le performance del DJ Paolo di Nola e dei Pachanga Boys.

Su Anna Pernice

Redattrice

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