OP e POP ART

OP o POP? La moda si racconta

OP e POP ART

Due scuole di pensiero si dividono. Una legata allo stile della OP ART, un’altra che si basa su un altro stile molto personale la POP ART. La moda, a questo proposito, dedica spazio a queste due correnti artistiche e le applica alla creazione dei suoi abiti. Nello specifico, la OP (o OPTICAL) ART è una corrente artistica nata negli ’60 e poi sviluppatasi negli anni ’70 del Novecento. Essa prevede un uso del colore molto ristretto, principalmente il bianco e il nero, facendone un uso bidimensionale; infatti l’immagine guardata sembra che abbia due dimensioni. La POP ART, invece, è un movimento sviluppatosi intorno agli ’50 del Novecento e fa di tutto ciò che è “POPOLARE” (o commerciale) un’arte. Esponente maggiore: Andy Warhol. Qui, l’uso del colore è fondamentale, spesso vario, dagli effetti scenografici efficaci. In onore a queste due correnti, Miami beach ospiterà, dal 4 al 7 dicembre, una manifestazione che è in voga dal 1970: Art Basel nella quale saranno presenti scultura, pittura, istallazioni e molto altro. La stessa trasposizione può essere fatta relativamente al mondo della moda che ha sfruttato, da parecchi anni, questi due stili e ne ha fatto il suo successo. Tant’è vero che per le collezioni Autunno/Inverno 2014-15, Dries Van Noten ha utilizzato l’effetto optical per decorare camicie, giacche e gonne; mentre Miu Miu ha sfruttato l’immensa popolarità della POP ART per stampare sui suoi capi i fiori dalle mille sfumature di colore di Andy Warhol. Adesso, la scelta sta a voi, se vi sentite più adatti a portare capi più minimal ed optical, preferendo colori più sobri come il bianco o il nero, allora lo stile della OP ART fa al caso vostro; ma se invece amate giocare e divertirvi assemblando vari strati di colore per rendere la vostra moda frizzante, lo stile della POP ART è quello che fa per voi. La moda, in questo caso, vi fornisce un aiuto concreto.

Su Stefania Massari

Redattore

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