Il titolo del nuovo libro di Ginevra Roberta Cardinaletti, “Il Sorriso è dei Forti”, è l’essenza della filosofia contenuta nella nuova opera della talentuosa scrittrice, best seller di Amazon con il suo precedente lavoro “Vediamoci Fuori Luogo”. Imperniato sulla carica vitale, la sensibilità e l’energia di Ginevra Roberta Cardinaletti, incastonato tra i tanti personaggi (reali) che vengono descritti, “Il Sorriso è dei Forti” (Edizioni Aloha), è una lettura allegra e profonda nello stesso tempo. Tra le righe l’attento occhio osservatore dell’autrice che ancora una volta sembra essersi messa al lavoro per i suoi lettori, ma anche per se stessa, durante il tormentato periodo di lockdown della primavera scorsa. A dimostrazione che il coraggio si dimostra anche e soprattutto con la forza…del sorriso! Ne abbiamo parlato proprio con Ginevra Roberta Cardinaletti che ci ha spiegato meglio com è nata la sua più recente creatura letteraria…
Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo a Ginevra Roberta Cardinaletti. “Il Sorriso è dei forti”: già il titolo del tuo libro dice molto del contenuto. E’ stato difficile in questo periodo così complicato, scrivere un libro che “inneggia” alla positività?
No, assolutamente, anzi, mi è venuto spontaneo. Come racconto nel libro, sono proprio i momenti di difficoltà che mi spronano a fare quello scatto per avere una vita più felice.
Puoi anticipare, prima che venga letto il libro, il contenuto de “Il Sorriso è dei Forti”?
Racconto come ho affrontato le difficoltà della vita e come mi hanno dato il coraggio per seguire le mie ambizioni e per diventare la persona che non osavo neanche sognare di essere.
Cosa ha di diverso “Il Sorriso è dei Forti” rispetto ai libri che hai scritto in precedenza?
“Ci vediamo fuori luogo” e “Undici donne nelle pagine di un diario”, pur essendo molto introspettivi e ispirati alle mie esperienze, sono narrativa fiction, mentre “Il sorriso è dei forti” riprende in parte “Il peggio è passato e gli ho sorriso”, racconto esperienze vissute da me in prima persona e parlo di persone che ho incontrato nella mia vita e che mi hanno fatto riflettere e spronato verso nuove prospettive.
In percentuale quanto hai messo di te stessa in questo libro?
Tutto. Nel libro c’è tutta me stessa, mi sono donata completamente al lettore. Credo sia importante, è un atto di sincerità e di amicizia nei confronti di chi mi legge.
Hai detto di aver scritto questo nuovo libro principalmente durante il lockdown. Che ricordo hai dei giorni in cui scrivevi “Il Sorriso è dei Forti”?
Sono giorni che non dimenticherò mai: è stata la mia ennesima rinascita. Dopo essermi presa una pausa forzata, poter tornare a scrivere per me è stato entusiasmante ed emblematico proprio del senso del libro e del trovare sempre nuovi slanci.
Diresti che leggere il tuo libro potrebbe in qualche modo fungere da terapia per risolvere qualche problema personale oppure superare qualche debolezza?
Non ho mai avuto questa pretesa, infatti non do consigli, ma semplicemente mi racconto. Negli anni però moltissime persone mi hanno detto di aver trovato coraggio e ispirazione nei miei libri, e questo mi rende immensamente felice.