C’è chi ha approfittato dello scorso lockdown per riflettere, chi per leggere e chi per scrivere. Ginevra Roberta Cardinaletti ha fatto tutte e tre le cose e il risultato è stato più che positivo!
La talentuosa e rinomata scrittrice, infatti, best seller nelle classifiche di vendita di Amazon, è riuscita a creare proprio nel periodo dell’emergenza una buona parte della sua prossima opera letteraria. Del libro, che segue gli apprezzatissimi Il Peggio è passato e gli ho Sorriso, Undici donne nelle pagine di un diario e Ci vediamo fuori luogo (Editore Aloha) non si sa ancora molto tranne ciò che è trapelato proprio dalle parole dell’autrice. Il volume si ricollegherà in qualche modo a Il Peggio è Passato e gli ho Sorriso e sarà autobiografico. A parte questo, c’è da scommettere che ancora una volta Ginevra Roberta Cardinaletti, come d’altronde ha fatto finora, riuscirà a toccare le corde dell’animo del lettore, con quel piglio solare e vivace che contraddistingue la sua scrittura insieme a quella profondità nelle descrizioni, di sensazioni e sentimenti, che filtrati dalla sua sensibilità, riescono sempre a colpire nel segno. Ma sentiamo quello che ci ha raccontato Ginevra Roberta Cardinaletti in questa interessante intervista…
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo a Ginevra Roberta Cardinaletti. Ti capita mai di metterti a rileggere i tuoi libri o sei come quei musicisti che detestano riascoltare la propria musica?
Spesso torno a leggerne alcuni passaggi: a volte qualcuno mi dice di essere rimasto particolarmente colpito da una parte di uno dei miei libri e allora mi capita di andare a rileggerla, altre volte invece lo faccio perché sto scrivendo qualcosa inerente lo stesso argomento.
In caso, qual è il tuo libro che ti piace di più rileggere (anche in parte)?
Mi è capitato spesso con “Undici donne nelle pagine di un diario” perché, raccontando dell’interiorità di più donne, affronta sfaccettature molto diverse tra loro che sono spesso spunto di riflessione.
Come è trascorso per te il lockdown della primavera scorsa, ne hai per caso approfittato per metterti a scrivere qualcosa di nuovo?
Essendo una scrittrice, lavoravo in smartworking già da prima, quindi le mie abitudini non sono cambiate radicalmente, ciò che è cambiato invece è stato il mio stato d’animo: inizialmente questa situazione è stata particolarmente destabilizzante, ero preoccupata e spaventata quindi facevo fatica a concentrarmi nello scrivere. Poi, pian piano, l’ho metabolizzata e ho ripreso la scrittura: alla fine si è rivelato un periodo particolarmente proficuo, infatti ho portato a termine il mio nuovo libro che uscirà a breve.
Credi che la pandemia da Covid19 influenzerà le tue prossime opere? E in caso lo consideri un limite o in qualche modo un accrescimento?
Credo che influenzerà tutti noi perché è un’esperienza molto invasiva nelle nostre vite, dalle abitudini al modo di pensare. Sicuramente mi capiterà di accennarne, di parlare di stati d’animo scaturiti da questo periodo, forse sarà un accrescimento.
Tu hai sempre avuto un approccio solare nella vita, ben evidente nei tuoi libri. Anche se è difficile, riesci a trovare qualcosa di positivo nella pandemia da poter indicare?
E’ stato un modo per fermarci e riprendere contatto con noi stessi, con la nostra famiglia, con il nostro ambiente domestico. Questo è molto importante per comprendere se stessi e la propria vita. Spesso diciamo di non dedicarci ad alcune attività perché siamo sempre di corsa e non ne abbiamo tempo, poi, in situazioni come queste, molti si rendono conto di non utilizzare quel tempo come avrebbero pensato.
Sappiamo che gli scrittori sono generalmente degli ottimi osservatori poi tu, essendo anche psicologa sei probabilmente una grande osservatrice. Diresti che davvero, a seguito dell’emergenza da Covid19, siamo tutti un po’ cambiati e se si’ in che senso?
Credo che siano cambiate soprattutto le persone più sensibili, che ora sono ancora più attente e talvolta impaurite di prima. Per molti ritengo che presto tornerà tutto come prima e il mio timore è che non faranno tesoro di questa esperienza.
In questo periodo si esce meno e si ha più tempo per leggere. Stai per caso leggendo qualche libro e se si’, quale?
Mi sono riavvicinata a Stephen King, un autore che ha accompagnato la mia giovinezza e di cui ho letto moltissimo. Negli ultimi anni lo avevo abbandonato e recentemente ho ricominciato a leggerlo ed è stato amore proprio come ai vecchi tempi: lui è un grande osservatore dell’animo umano.
Puoi darci qualche anticipazione sul tuo prossimo libro?
In un certo senso ho ripreso “Il peggio è passato e gli ho sorriso”: non sono strettamente collegati, ma sono entrambi autobiografici. Racconto episodi di vita vissuta che mi hanno fatto riflettere e aiutato a crescere: tutti i segnali che mi arrivano da dentro e dall’esterno per trovare il modo di combattere sempre con il sorriso.