La copertina di Spare - Il minore

Prince Harry e Spare: parla il minore

L’uscita del libro Spare, ricordo che è stata preceduta da un’ infinità di servizi giornalistici e speciali televisivi che fecero ingolosire parecchio pubblico circa la pubblicazione di questo libro di oltre 500 pagine, all’indomani della dipartita della Regina Elisabetta II e che stava suscitando un certo vespaio discordante intorno al Principe Harry, alla sua scelta di essersi allontanato dal palazzo con Megan e i figli e ovviamente al suo discutibile vita.

Confesso che anche io, da principio sono stata mossa da una certa curiosità. Erano passati molti anni da quando lessi il solo libro di un appartenente ad una antica famiglia reale, mi riferisco al libro scandalo che Lady Diana Spencer fece pubblicare, frutto di una confessione che raccontò durante un documentario, poi trascritto da Andrew Morton che gettò non poche ombre su una famiglia che già di suo ne aveva collezionate parecchie, a mio parere, e che attraverso di essa forse qualcosa nella vita di una infelice principessa qualcosa non andò per il verso giusto. Per uno fortuito caso tante rivelazioni, ritengo che trovino intersecazioni con il libro confessione di Lady D.

Personalmente e senza volermi ergere a “giudice” di questo giovane uomo della famiglia Windsor, se la scelta di voler leggere il libro era dettata dalla curiosità di capire “quanto” scandalosa e imprudente fosse la sua idea di pubblicarlo, leggendolo ho maturato una mia interpretazione. Intanto mi ha colpito molto la dedica in apertura che il principe rivolge: “Per Meg e Archie e Lili … e ovviamente, per mia madre.” Già proprio a sua madre la dicitura finale della dedica.

Il libro “Spare – Il minore” è disponibile di seguito:

Avendolo letto, posso dire che non mi è sembrato più o meno un “ragazzaccio smidollato” se messo a confronto con tanti suoi coetanei, il fatto di appartenere ad una famiglia che purtroppo non ha sempre avuto linearità negli eventi, lo pone certamente al di sopra della comune gente e dei comuni uomini della Terra. Ma secondo me, con una franchezza, certamente studiata col suo interlocutore, ha tratteggiato tutto il suo disagio all’indomani della tragica morte di sua madre. Ricordiamo che era un bambino di 11 anni e ricordiamo altresì come si era posto dietro al feretro, con un capo giù e un volto che sembrava fuori dal contesto reale.

Infatti nelle pagine di Spare, è evidente che l’ombra dolorosa di Lady Diana lo accompagna volteggiandpo sopra la sua testa e dentro la sua irrequieta esistenza e senza voler fare psicologia spicciola, a mio modo in tutto ciò che di sregolato ha fatto, senza per altro giustificarlo, ci leggerei proprio quel suo non aver accettato e metabolizzato per parecchi anni, il lutto per la perdita di una madre che per un bambino non è certamente una passeggiata, per cui in tutti quei suoi colpi di testa ci leggo questo o magari c’è molto di più.

Troppi quesiti muove tra le numerose pagine del libro e ruotano tutti intorno alla morte di Lady D, della sua famiglia e di certi comportamenti che per lui stridevano, oltre che a vedersi come una riserva, così come gli fu detto, è sempre vissuto all’interno di un contesto che lo ha segnato attraverso la perdita di una madre da cui probabilmente ne ha ereditato parte di quell’anticonformismo regale. Se inizialmente inseguiva le orme del fratello William, erede al trono, in seguito ha cercato di determinare una sua dimensione. La vita non è perfetta e avrei voluto rispondere ad una delle tante opinioniste che lo hanno appellato smidollato, per il fatto che non amasse studiare, che si perdesse in vizi vari e in cadute di stile poco meno che ventenne e che grazie a queste, una certa la stampa sediziosa non ha mai perso tempo ad inseguire e magari ingigantire una sua infelice uscita. Ripeto, senza volerlo difendere e biasimare, penso che certa tipologia di giornalisti, dopo gli scandali e la successiva morte della madre Lady D, abbia trovato un bersaglio e lui in quegli anni si muoveva troppo facilmente e bruscamente dall’essere colpito.

Altresì ci ho letto molta solitudine e tristezza, non ho mai pensato che i ricchi fossero felici solo per il denaro in loro possesso e non penso che dei ricchi con la corona in testa siano privi di malcontenti e solitudini. La sua voglia di rifugiarsi in Africa, nella libera savana dove narra di essere andato più volte, facendo pericolosi incontri ravvicinati di bestie feline, mi fa liberamente pensare che il suo desiderio di svicolarsi da una vita di formalità, in cui si è trovato per nascita e non per scelta, fosse già insito in lui. Pertanto senza fare una dissertazione su ogni pagina o capitolo del libro, posso dire che nulla va giudicato dalla copertina, neppure la vita di una persona può subire simili trattamenti.

Per cui quando qualcuno mi ha chiesto se consigliassi o meno Spare, io ho risposto di sì per il semplice motivo che la verità non sta mai da una sola parte, anche se il re ha potere quasi divino in terra nella realtà quotidiana questo non lo fa assurgere al di sopra di tutto e tutti, inoltre per il fatto di aver avuto un atteggiamento giovanile da “testa calda” non preclude che dietro a simili azioni ci siano i comuni disagi di una persona comune anche se si tratta di una testa coronata, perché se gli stemmi fungessero da scudo o parabola a tutte le cadute, il mondo sarebbe nell’ottica della favolistica visione della Disney e invece non è affatto così.

Che poi dietro a tutto questo ci sia una mossa politica ed economica, ci sta pure ma, se anche fosse ricordo che non è il solo ad averlo fatto. Sempre per un mio parere, ricordo che proprio a detta di alcune dichiarazioni di ex dipendenti della casa Windsor, 25 anni fa una donna perse la vita dentro un tunnel e un’altra, grazie a “congiunzioni astrali e non ” sarà a breve proclamata regina, e prima di ciò tanto bombardamento mediatico, studiato o meno, è stato condotto quasi a riabilitarla agli occhi dell’opinione del popolo. Spare, il Minore potrebbe essere una porzione di un tassello che fornisce un’altra visione della nota balconata di Buckingam Palace. Se vi andasse di leggere Spare, si, ve lo consiglio.

Su Angela Pensabene

Angela dopo studi di canto e musicali in Conservatorio, si forma come artista di Teatro Lirico esibendosi dapprima come corista in Opere liriche e poi come solista, principalmente nel repertorio Verdiano. Nel contempo inizia l'insegnamento nelle Scuole sia Primarie che Secondarie.

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