Oggi abbiamo incontrato Marco Spatola che possiamo dire essere, senza ombra di dubbio, il sosia italiano di Robert Downey Junior.
Oggi abbiamo incontrato Marco Spatola che possiamo dire essere, senza ombra di dubbio, il sosia italiano di Robert Downey Junior.

La parola a Marco Spatola, il Robert Downey Junior italiano

Oggi abbiamo incontrato Marco Spatola che possiamo dire essere, senza ombra di dubbio, il sosia italiano di Robert Downey Junior. Attraverso i suoi racconti andremo a vedere come nasce l’idea di “impersonificare” uno degli attori più amati e carismatici del cinema.

Ciao Marco Spatola (anche se viene da chiamarti Robert…), e benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo. Iniziamo con una domanda che incuriosisce un po’ tutti: quando ti sei accorto di avere questa impressionante somiglianza con Robert Downey Junior?

Salve a tutti i lettori. Per diversi anni mi era stata attribuita la somiglianza con l’attore ma avevo preso la cosa sempre in modo molto ironico, un po’ come prendo la vita in generale io. Un’ amica, in particolare, mi continuava a dire che c’era un mondo che dovevo vedere e da cui dovevo farmi vedere. Valentina Savalli era ed è una ottima e bravissima Coslpayer non che la mia madrina ed inventrice. E’ riuscita a convincermi a portare ad una fiera i miei figli e ho iniziato a capire che qualcosa di quello che diceva poteva essere vero.

Ero in borghese, niente occhiali e nessun simbolo in riferimento ad Iron man, Tony Stark o Robert Downey Jr, eppure notavo che avevo gli occhi addosso di parecchie persone che mi seguivano a distanza lungo il mio pellegrinare tra i banchi della fiera. Ad un certo punto mi avvicino ad un banco su cui esponevano un casco bellissimo di Iron man e lo prendo in mano per guardarlo da vicino; uno di loro si avvicina e mi chiede una foto. Io stranito e sorpreso di istinto gli ho detto che avevo gli occhiali nello zaino di mio figlio ( zaino di Iron man ) e li prendo per fare la foto. Ricordo l’attimo in cui li ho messi come fosse ora… un brivido… una strana magia… Ho visto attraverso quegli occhiali… gli occhi di chi mi stava intorno spalancarsi come se avessero visto un qualcosa di incredibile. Da quel momento… tutto è cambiato! Da quella fiera siamo scappati qualche ora dopo, non ero pronto ad accogliere tutta quell’affetto e mi sono trovato veramente spiazzato.

Un mese dopo i bimbi volevano tornare in fiera e mi chiesero di fare la gara ed esibirmi a Gonzaga, a mezzanotte ho preso la decisione di fare un pezzo di Iron man uno , il finale, e confrontato con Valentina al telefono mi sono lanciato.

Quella Fiera non la scorderò mai in tutta la vita! Le persone che quel giorno erano in fiera fanno parte ancora ora del mio quotidiano seguendomi e consigliandomi passo a passo nel mio cammino.

Dal 10 di Dicembre 2017 è nato questo sogno che mi vede in tutte le fiere più belle di Italia ad incontrare persone e a divertirmi con loro.

Marco Spatola “Quella volta” che ti hanno realmente scambiato per Robert…?

Il primo riconoscimento vero e proprio lo devo alla esperienza all’accademia delle belle Arti di Macerata, grazie a Giulia Dionisi che mi ha invitato per un bellissimo evento con gli studenti. Quei ragazzi mi sono rimasti nel cuore e spesso mi aiutano nel mio cammino curando le mie foto e i miei lavori. I ragazzi si erano organizzati per fare una candid camera tra le vie di  Macerata interpretando dei finti giornalisti e paparazzi che mentre giravo con due finte guardie del corpo mi assalivano in ogni parte della città, mentre io provavo a nascondermi in negozi, uffici e biblioteche. Ne è uscito un divertentissimo  delirio come si può vedere dai giornali del posto. Moltissime persone ha macerata si sono avvicinate a me parlando inglese e chiedendo foto convinti fossi Robert Downey jr, candid perfettamente riuscita!!

Marco Spatola. Foto di Michele Ballarini
Marco Spatola. Foto di Michele Ballarini

​Ultimamente sei stato presente al Napoli Comicon, raccontaci le tue impressioni su questa esperienza…

Come ho già scritto in un posto pubblico sulla mia pagina Robert Downey jr Lookalike, il Comicon ad oggi è stata la più bella esperienza della mia vita nel mondo cosplay e delle fiere in generale. Forse per il fatto che non conoscevo quasi nessuno e sono stato un novità per tutti ma l’accoglienza e il calore del popolo del Comicon non potrò scordarlo mai più. Nonostante la Fiera non avesse interesse nel avermi a Napoli, sono riuscito a organizzarmi tramite Zakurafood e la mia agenzia Imacrew per seguire un istinto che mi diceva che io dovevo essere li. E posso dire di non essermi sbagliato. Descrivere cosa ho vissuto a Napoli è impossibile con le parole, ho passato tre giorni in cui le emozioni non hanno smesso di avvolgermi e la gente di farmi complimenti giocando e scherzando con me in ogni angolo del Comicon. Un Sogno!!

Ti piacerebbe poter incontrare il vero Robert Downey Junior?

Ora posso dire che sarebbe ed è un mio sogno e un mio prossimo obiettivo. Posso anticipare in esclusiva per voi che ho avuto conferma da poco del fatto che lui sa della mia esistenza, questo per me è già un grandissimo onore e una porta sul futuro.

Ma secondo te, i limiti sono fatti per essere superati?

Assolutamente si! I limiti sono dentro la nostra testa  e non nella nostra vita. Possiamo superare ostacoli immensi anche impossibili solo se crediamo in noi e nei sogni che vogliamo raggiungere. Anche perché se non crediamo noi in noi stessi sarà difficile che ci credano gli altri!

 Un obiettivo che Marco Spatola vorrebbe poter raggiungere?

L’unico vero obbiettivo rimane quello di essere apprezzato dalle persone e di potere il più possibile restare in contatto con loro e divertirmi con loro, alla fine senza chi ti apprezza non si è nessuno. Poi è chiaro che dall’altra parte dell’oceano ci sono obbiettivi grossi da raggiungere ma tenere i piedi per terra mi permetterà di camminare lontano. Comunque vada come dicono i miei due fratelli cosplayer  Manuel e Alain : Ho già vinto tutto!

Prima di congedarti e ringraziarti della disponibilità ti chiedo: smessi i panni di Robert… chi è Marco Spatola nel privato?

Oddio… io sono così!! Non ho panni da togliere o da mettere, giusto un paio di occhiali magici da infilarmi. Ma se parliamo di lavoro diurno, sono un consulente di tecnologie speciali nel settore edile che attualmente segue il settore del Vino e delle aziende alimentari proponendo consolidamenti strutturali, antisismici con materiali compositi e rivestimenti resinosi ad elevate prestazioni per pavimentazioni e cisterne, se non avete capito… non fa nulla …chiamatemi Tony che va benissimo! Un bacione a tutti…a presto!!

Grazie Robert… ehm, Marco… In bocca al lupo per i tuoi progetti!

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