Rocco Papaleo: opportunità nella mia piccola impresa meridionale

In scena con la sua opera “Una piccola impresa meridionale” (oltre che al cinema), il poliedrico Rocco Papaleo mette in mostra la sua arte con la regia di Valter Lupo e l’ausilio di 5 musicisti.

Un esperimento di teatro canzone, come un diario da sfogliare a caso, che raccoglie pensieri di giorni differenti. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle ora.

Non è che un diario racchiuda una vita, ma di certo, dentro, trovi cose che ti appartengono, e nel mio caso l’azzardo che su alcune di quelle pagine valesse la pena di farci orecchiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia di ascoltare. Fin qui, il senso della piccola impresa. A renderla meridionale, ci pensa l’anagrafe, mia e della band che tiene il tempo.

Ma sarebbe meglio dire, il controtempo, visto che il sud, di solito, scorre a un ritmo diverso.  La questione meridionale in fondo è tutta qui: uno scarto di fuso orario, un jet lag della contemporaneità che spesso intorpidisce le nostre ambizioni. Del corpo sociale, siamo gli arti periferici, dita e unghie. Il cuore pulsan te batte altrove, mentre a noi, tutt’al più spetta la manicure.Dunque, un teatro a portata di mano, col desiderio, a ben vedere, solo di stringerne altre.

Vediamo insieme la videointervista fatta a Rocco dove ci parla delle “opportunità” celate nella crisi dello Spettacolo.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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